03-06-2013 ore 13:33 | Cronaca - Crema
di Emanuele Mandelli

Rete Scuole ha incontrato il progettista della struttura: la scuola di Cl potrebbe diventare un polo pubblico, ecco perché

Che ci facciamo quindi della scuola di Cl? La questione è sicuramente nodo centrale del domani urbanistico della nostra città. In breve c’è un gruppo di persone coadiuvato dall’associazione rete Scuole che dice: riutilizziamo il polo per la scuola pubblica cremasca invece di costruire il nuovo polo a San Bartolomeo, e dall’altra l’assessore provinciale Giovanni Leone e il presidente Massimiliano Salini che dicono che no, la struttura non va bene per questo scopo.

L'incontro
Chi meglio del progettista della struttura può dire una parola definitiva sul sì o sul no? A questo scopo una delegazione di Rete Scuola e delle forze politiche aggregate all’associazione si sono recate nello studio di Massimiliano Aschedamini, che è colui che ha firmato il maxi progetto. Che ne è uscito? Che si, si potrebbe riutilizzare la struttura per la scuola pubblica.

Le soluzioni
Sono tanti i punti che Aschedamini ha messo sul tavolo nell’ora e mezza di colloquio. Proviamo a riassumerli. La struttura è pensata come scuola, l’edificio è un involucro di fatto vuoto per cui all’interno si possono fare tutti i cambiamenti del caso. Quindi il proseguo dei lavori sarebbe la scelta delle finiture. In più il progetto presenta caratteristiche che permetterebbero l’utilizzo anche solo di alcune aree.

I finanziamenti
Non ci sono contratti in essere e alcune parti non sono state neppure iniziate per cui potrebbero essere stralciate dal progetto. Alcune parti già iniziate potrebbero aprire a dei finanziamenti, tipo la palestra che se contenesse 2.000 persone darebbe interessante per il Coni. Ci sono permessi per i lavori per i prossimi tre anni e le opere di urbanizzazione su tutto il comparto sono già state completate all’80%.

La consegna dei lavori
Si stima che i lavori potrebbero essere finiti in 18 mesi e costerebbero molto meno de 24 milioni di euro che servono per il polo di San Bartolomeo. Il discorso quindi è chiaro. Se non si interviene adesso per la riqualificazione dell’area la costruzione rimarrà almeno per i prossimi 30 anni immobile, visto che per tre decenni può essere usata solo a fini scolastici.

La delegazione
All’incontro con Aschedamini hanno partecipato il coordinatore cremasco di Sel Alvaro Dellera, la rappresentante di Sel Anna Rozza, i rappresentanti del Pd Graziella Della Giovanna e Gianluca Giossi, il segretario cremasco di Rifondazione Comunista Antonio Miglio e il consigliere comunale Mario Lottaroli, Paride Crotti del Movimento 5 Stelle e per Rete Scuole Claudio Patrini.