03-05-2024 ore 19:04 | Cronaca - Crema
di Rebecca Ronchi

Materna Franceschini, 'scarso coinvolgimento nelle decisioni'. I genitori chiedono chiarezza

“L’amministrazione comunale ha deciso di smembrare una sezione della nostra scuola (sezione E) ridistribuendo i bambini nelle altre sezioni”. Come spiegano i genitori della scuola materna Iside Franceschini “le motivazioni addotte dal comune non sono chiare e non sono state presentate in modo trasparente”. I genitori della scuola e dei bambini iscritti per il nuovo anno scolastico sono “realmente preoccupati per la situazione che si è creata e la nuova riorganizzazione che verrà”.

 

La voce dei genitori

“Alla luce del documento inviato oggi dalla dirigente dell’area servizi al cittadino a tutti i genitori dei bambini iscritti alla scuola di infanzia Iside Franceschini”, Laura Carelli (Presidente Comitato di gestione scuola infanzia Franceschini), Daniela Venturini (membro del Comitato di gestione e mamma di un bambino della sezione A), Laura Ardia (rappresentante di classe sezione E da smembrare), Elena Pini (mamma di un bambino della sezione D), Raffaella Mainardi (mamma di un bambino iscritto per il prossimo anno scolastico), intendono precisare alcune cose.

 

Domande di iscrizione

“Si è parlato di calo demografico ma per il Montessori vi sono sempre liste di attesa. Considerando che è una scuola paritaria a pagamento, le liste d'attesa esprimono chiaramente che i cittadini scelgono la nostra scuola rispetto alle diverse scuole dell’infanzia presenti in città. Allora perché chiudere la sezione al Montessori? Tra l’altro, per quest’anno le domande di iscrizione sono state in aumento rispetto allo scorso anno quindi non in calo. Inoltre, se il calo demografico è reale tanto da ridurre una sezione della scuola materna, per quale motivo il Comune sta costruendo un nuovo asilo Nido aumentando i posti per questa fascia d’età? Se aumentano le iscrizioni al nido aumenteranno ovviamente di conseguenza quelle alla materna”.

 

Un disagio enorme”

“Il progetto del comune di sopprimere una sezione, poi, comporta l’esclusione di tutti i bambini non residenti a Crema, e dei bambini anticipatari che hanno richiesto l’iscrizione alla nostra scuola. Non si è tenuto in alcun conto il fatto che diverse famiglie non residenti scelgono il Montessori perché i genitori lavorano a Crema, oppure perché i nonni che aiutano nella gestione quotidiana sono di Crema o perché hanno fratellini iscritti già alla nostra materna o alla primaria di Borgo San Pietro con cui è in atto la continuità. Non accogliere questi bambini significa creare un disagio enorme alle loro famiglie che necessariamente dovranno dividersi tra due asili diversi, uno per ciascun bambino, oppure costringerli a correre da un punto all’altro della città o addirittura da un paese della cintura cremasca a Crema, per poter accompagnare e riprendere i propri bambini. Tutto questo perché? Perché non dare loro la possibilità di usufruire della qualità del servizio offerto dalla nostra scuola, soprattutto tenendo conto delle linee di indirizzo del Pnrr per facilitare la conciliazione al lavoro femminile?

 

Classi sovraffollate

“Il comune sostiene, nel documento inviato ai genitori, che a fronte di un numero di bambini per classe di 25/26/27 per classe del passato pre Covid, di fatto si sarebbe in linea avendo con 5 sezioni, 25 bambini per classe e comunque entro il limite massimo previsto per legge di 29 alunni (classi pollaio). In realtà con 5 sezioni non si avranno 25 bambini per classe ma una classe da 20 nel rispetto del limite di legge di cui al DPR 81/09 data la presenza di due bambini con grave disabilità, 2 classi con 27 alunni e due con 28 alunni per preservare l’equilibrio numerico per età, continuità delle maestre e principi montessoriani. Quindi 2 classi da 27 e due da 28, un solo bambino in meno rispetto al massimo di 29, numeri mai visti per classe al Montessori e certamente classi sovraffollate che ridurranno la qualità pedagogico formativa e il benessere dei bambini”.

 

La proposta dei genitori

“Tenendo in considerazione che almeno due di queste classi sovraffollate ospiteranno un bambino con disabilità. L’amministrazione comunale dice che vi è difficoltà di reperimento del personale ma poi in assemblea con i genitori hanno dichiarato che se vi fossero stati più iscritti avrebbero trovato nuovo personale senza difficoltà. Allora perché non si può reclutare nuovo personale per mantenere le sei sezioni visto che l’amministrazione comunale stessa ha dichiarato che la riduzione di una sezione non risolve il problema delle supplenze del personale. I genitori hanno proposto una possibile soluzione, un “piano emergenziale”: in caso di assenza dell’insegnante, prevedere la suddivisione occasionale dei bambini nelle altre sezioni, come si fa nelle scuole pubbliche statali ma non sono stati ascoltati! Per inciso, un piano emergenziale sarebbe attuabile solo mantenendo le sei sezioni, perché con le cinque si supererebbe il numero max di legge di 29 bambini per sezione. L’amministrazione comunale non ha dato risposta nemmeno alla richiesta dei genitori di sapere quali strade alternative siano state intraprese prima di arrivare alla drastica soluzione della chiusura di una sezione”.

 

Mancato coinvolgimento”

“Un secondo aspetto, che evidenzia la mancanza di trasparenza, è il mancato coinvolgimento nella decisione delle parti interessate se non a cose ampiamente fatte, nessun coinvolgimento anche solo a titolo consultivo, della platea dei genitori e nessuna trasparenza verso la cittadinanza, perché la scuola dell’infanzia comunale è di fatto dei cittadini! Nei fatti la scelta di sopprimere una sezione è stata presa dalla giunta il 26 febbraio senza alcun confronto né col comitato di gestione né con la coordinatrice della scuola che è stata chiamata al colloquio in comune per la prima volta il 28 febbraio e solo per chiedere di dare applicazione con piano pedagogico alla scelta già fatta e senza tenere in considerazione le forti criticità esposte in tale sede”.

 

La scala gerarchica

“Il comitato di gestione, organo consultivo della scuola, è stato informato della riorganizzazione a scelta ormai avvenuta. Nell'informativa del dirigente comunale rivolta alla giunta, datata 26 febbraio, la giunta si era già espressa a favore della riorganizzazione su 5 sezioni, ben prima del coinvolgimento del comitato avvenuto il 13 marzo. Inoltre, non è stata tenuta in considerazione nessuna delle criticità segnalate dalla componente genitori in comitato che sono state tacitate esclusivamente con la spiegazione che esiste una scala decisionale gerarchica e che questa decisione spettava alla dirigente del servizio che l’aveva assunta e che quindi tutti gli altri a scalare la dovevano eseguire”.

 

Senza confronto”

“La comunicazione da parte dell’amministrazione comunale, sino alla lettera inviata questa mattina, è avvenuta in modo esclusivo verso i genitori della sezione interessata dallo smembramento senza alcun confronto e preavviso con i rappresentanti di sezione, l’associazione genitori e la platea dei genitori della scuola. La dirigente comunale non si è mai presentata né tanto meno confrontata con le famiglie e nonostante l’amministrazione dichiari che lo smembramento di una sezione fosse già in pensiero dallo scorso anno scolastico, la scelta è stata presa in fretta e furia, senza un confronto aperto e trasparente con le parti interessate”.

 

Risposte chiare

“La riorganizzazione scelta dall’amministrazione comunale coinvolge tutte le sezioni della scuola che si vedranno aumentare i numeri degli alunni per classe da 21 a 27/28 per il prossimo anno scolastico e nei prossimi anni potrebbe aumentare sino a 29. Anche i genitori dei nuovi iscritti sono rammaricati perché in fase di iscrizione non sono stati informati della numerosità di alunni per sezione che cambia drasticamente la proposta pedagogica con spazi inferiori e tempi ridotti per ogni bambino. I genitori hanno il diritto di essere informati e coinvolti per una scelta consapevole. Siamo preoccupati e chiediamo risposte chiare. I genitori del Montessori”.

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