La crisi determinata dalla pandemia rappresenta per Comunità sociale cremasca un'occasione di innovazione. Questo quanto emerso dall'assemblea dei sindaci che si è tenuta lo scorso 30 aprile, durante la quale è stato approvato il bilancio consuntivo 2020. Il 2020 si è chiuso con un avanzo di oltre 1 milione e 800 mila euro, gran parte vincolato su progetti e misure che verranno conclusi negli esercizi successivi. La spesa sociale complessiva ammonta a 19.114.000 euro, in lieve flessione rispetto al dato 2018, che era pari a 19.217.000. In compenso si rileva un incremento della spesa gestita dall’azienda rispetto al totale della spesa sociale complessiva: si passa infatti dal 51 per cento del dato 2019 al 53 per cento del 2020.
Una pesante eredità
Secondo il direttore Davide Vighi “l'emergenza sanitaria rappresenta un punto di non ritorno: lascerà una pesante eredità per il sistema del welfare”. Tuttavia l'azienda consortile ha saputo fronteggiare le spese proseguendo la propria mission di erogazione dei servizi e, contestualmente, è rimasta saldamente ancorata allo sviluppo di nuovi progetti, senza dimenticare il grande lavoro effettuato sui bandi (provinciali, nazionali ed europei) che ha consentito di recuperare risorse aggiuntive per il welfare territoriale.
Nuovi modelli
L'intento è stato quello di rispondere in modo il più possibile tempestivo e puntuale ai bisogni che ogni giorno sono emersi, da soggetti in carico e non. È stata rivista e adeguata l’operatività dei servizi alla situazione con la sperimentazione di un modello erogativo modulare (in presenza, in luoghi di comunità, a distanza e al domicilio). La direzione e lo staff hanno ricercato e creato soluzioni attuabili da fornire agli amministratori a fronte delle specifiche richieste pervenute dai loro territori, mantenendo una forte e stabile coesione tra la gestione dei servizi territoriali sociali e socio-sanitari. Come spiega la presidente Angela Beretta: “ Le condizioni standard sanitarie e sociali hanno richiesto un immediato cambiamento per poter fronteggiare una situazione nuova, in rapida e violenta evoluzione”.Quanto al dettaglio dei costi: la produzione di servizi rappresenta l’81 per cento dei costi sostenuti nel corso del 2020, per un ammontare di 8.153.132 euro. La gestione dei servizi accreditati unita alla gestione delle rette di comunità per minori e del centro diurno Lo Spazio, rappresentano la parte più significativa del volume erogativo. A questo si aggiunge la spesa per la disabilità relativa ai servizi semi-residenziali e residenziali.
Il personale e i costi di gestione
Le ore di lavoro complessivamente svolte dal personale dipendente nel corso del 2020 risultano pari a 63.412 , in aumento rispetto al 2019 (55.585,50). L’incremento è dovuto all’inserimento di nuove assistenti sociali per la gestione del servizio nei Comuni e per il Reddito di cittadinanza insieme al maggiore carico di lavoro dovuto all’emergenza sanitaria. In continuità con gli anni precedenti, sono prevalenti le ore di lavoro dedicate al servizio sociale professionale, effettuate dalle assistenti sociali in servizio presso i Comuni e presso il servizio sociale distrettuale dell’azienda. Il rapporto tra personale assunto a tempo determinato e indeterminato è pari al 6 per cento; ciò evidenzia l’investimento dell’azienda per garantire stabilità dell’organizzazione e quindi maggiore efficacia nel conseguimento dei risultati aziendali. I costi di pura gestione dell’azienda si mantengono in linea con l’anno precedente (4,07 per cento rispetto al valore complessivo del bilancio).