03-02-2016 ore 10:18 | Cronaca - Casale Cremasco
di Angelo Tagliani

Casale Cremasco, la visita dei tredici cigni reali. Residenti incantati dal dono

Simbolo di grazia e bellezza affascinano da sempre grandi e piccini, che rimangono incantati ad osservare il candore delle loro piume. Ormai di casa nelle acque del fiume Serio, alla presa della Babbiona, sembrano accettare di buon grado le attenzioni dei residenti, che sembrano quasi proteggerli come un dono raro.

 

L'osservazione

Dopo le varie segnalazioni e il compiaciuto stupore creato in paese, il sindaco Antonio Grassi ha contattato un esperto di natura e ambiente, ottimo fotografo come Alvaro Dellera che recentemente ha pubblicato un prezioso volume, Vengo a vivere in città, dedicato all'avifauna cremasca. Così lo scorso 31 gennaio, insieme all'etologo, entomologo ed ornitologo Gianfranco Colombo ha organizzato un'osservazione naturalistica.

 

Tredici cigni reali

In territorio di Casale Cremasco sono stati osservati 13 cigni reali Cygnus olor (Gmelin, 1789), 5 dei quali sicuramente maschi adulti con un'apertura alare oltre i 2,7 metri. Con loro anche un giovane al primo anno di vita, con la colorazione delle piume ancora da completare e presumibilmente maschio. Le altre tutte femmine al primo e secondo anno di vita. L'ipotesi è che provengano dal centro nord Europa e non avendo rilevato nessun anello alle zampe o al collo si valuta che siano cigni reali nati in natura e migratori tra il nord ed il sud dell'Europa.

 

L'incontro a Casale

La provenienza presunta è la Polonia ed i loro spostamenti su rotte classiche e conosciute. Secondo Colombo il tempo di permanenza nel comune cremasco varia da 1 giorno ad un mese in base alle condizioni ecologiche del luogo. Vista la folta e inconsueta composizione del gruppo potrebbero essere due gruppi distinti, che potrebbero migrare in due momenti diversi.

1812