02-11-2020 ore 18:25 | Cronaca - Roma
di Andrea Galvani

Conte presenta il nuovo Dpcm alle Camere: ‘blocco dei licenziamenti fino a marzo 2021’

Il blocco dei licenziamenti è esteso fino a marzo. Come la scorsa primavera, “la priorità va alla difesa della vita umana e alla salute. Siamo consapevoli della frustrazione, della stanchezza e della rabbia dei cittadini. Siamo coscienti delle ripercussioni sui redditi. Più saremo efficaci nel piegare la curva dei contagi, quanto prima potremo mitigare le misure restrittive”. Parlando alle Camere, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato oggi che “alla luce dell’ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità delle Regioni. Nel nuovo Dpcm potrebbe essere adottato un coprifuoco nazionale alle 21. Tutte le scuole di secondo grado adotteranno la didattica a distanza, “sperando sia una misura solo temporanea”. (intervento integrale in allegato)

 

Misure da modulare

Il prossimo Dpcm indicherà “tre aree con tre scenari di rischio e misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute”. Si dovrà tener conto “dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. L’Rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni è superiore. Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese”. La Lombardia è la regione con il maggior numero di contagi ma al momento la Regione esclude un lockdown. Situazione diversa in Alto Adige dove è stato deciso una sorta di mini lockdown: dalle ore 20 alle 5 del mattino vi sarà il divieto di circolazione.

 

Spostamenti, festivi e trasporti

Sarà introdotto “un limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio”, con l’eccezione per “esigenze di lavoro, studio e salute”. Saranno “chiusi nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari, parafarmacie, farmacie ed edicole all’interno dei centri. Chiusi i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre”. La didattica sarà a distanza “per le scuole di secondo grado” e sarà ridotta del 50 per cento “la capienza dei mezzi pubblici locali”.

 

“Restiamo uniti”

“Questa – ha concluso Conte - è la terza crisi che stiamo vivendo e stavolta si può imprimere una svolta. L’Europa l’ha colta con il programma Nextgeneration Eu. Serve un nuovo patto tra pubblico e privato, il pubblico non deve ostacolare il mercato ma indirizzarlo e il nostro piano offrirà un nuova prospettiva nel solco degli obiettivi Ue. Non possiamo permetterci di distogliere lo sguardo dal futuro, sappiamo con certezza che le trasformazioni in atto lo cambieranno, noi dobbiamo accompagnare la transizione, nessuno può sentirsi esonerato. Restiamo unti in questo drammatico momento in nome dell’unità e dei valori che sono alla base della nostra Costituzione”.

 

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