02-10-2020 ore 17:44 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Aggressione all'Ipercoop, chiuse le indagini arrivano 'due denunce e un foglio di via'

I responsabili dell’aggressione all’addetto alla sicurezza del centro commerciale Gran rondò dovranno rispondere di “lesioni personali volontarie, minacce gravi e porto di oggetto atto ad offendere”. La vicenda, dai connotati surreali nella loro assurdità, ha superato i confini cremaschi ed è stata ripresa a livello nazionale. Come spiega il vice questore Bruno Pagani si tratta di un rumeno di 32 anni residente a Crema e di un albanese di 26 anni di Chieve con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio. Quest’ultimo era “in evidente stato di ubriachezza”, è stato segnalato alla Prefettura di Cremona e riceverà anche un foglio di via.

 

Le indagini

Secondo quanto ricostruito durante le fasi d’indagine, nel tardo pomeriggio di domenica 27 settembre “un’unità operativa del Commissariato ha ricevuto la segnalazione di un soggetto armato di pistola coinvolto in una rissa”. Arrivati in via La Pira, “gli agenti hanno notato all’ingresso del centro commerciale un soggetto, successivamente identificato per il giovane albanese, che cercava di allontanarsi in tutta fretta. Lo hanno raggiunto e immobilizzato verificando che non era armato”.

 

Il richiamo per la mascherina

Successivamente hanno “messo in sicurezza l’area all’interno del centro commerciale, dove nel frattempo c’era stato un fuggi fuggi generale”, trovando un addetto alla sicurezza ed il giovane rumeno con una sua connazionale. La visione dei filmati della videosorveglianza e di quelli postati sulla rete internet, insieme alle varie testimonianze hanno portato ad una dettagliata ricostruzione dei fatti. “L’addetto alla sicurezza nell’attività di controllo agli accessi al supermercato aveva notato che le tre persone non indossavano nel modo corretto la mascherina. Li ha rimproverati e invitati ad adeguarsi alle regole”. Ne è nata un’animata discussione, sfociata nell’aggressione “con spintoni e pugni, il lancio di cestini in plastica, costringendo l’addetto alla sicurezza a difendersi”.

 

Il crick

“Uno dei due, finito più volte a terra, è andato a prendere un crick in auto e dopo averlo nascosto nel giaccone che teneva in mano, è rientrato nel supermercato per vendicare l’affronto subito creando il panico tra i presenti che avevano scambiato il crick per un’arma da fuoco. Ha cercato di avvicinarsi nuovamente all’addetto alla sicurezza ma è stato bloccato e disarmato”. Fortunatamente le persone coinvolte hanno riportato “lesioni lievissime”. Sbollita la sbronza dovranno ora affrontare le conseguenze giudiziarie.