02-10-2016 ore 12:51 | Cronaca - Scannabue
di Silvia Tozzi

Scannabue. Molte autorità all'inaugurazione della scuola primaria Giovanni Pascoli

L'amministrazione comunale ha inaugurato la nuova scuola Giovanni Pascoli di Scannabue alla presenza di molte autorità, tra cui il vescovo Oscar Cantoni, il parroco don Benedetto Tommaseo, il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri, la senatrice Cinzia Fontana, l'assessore regionale a culture identità e autonomie Cristina Cappellini, i consiglieri regionali Federico Lena e Carlo Malvezzi, il presidente della Banca dell'Adda Giorgio Merico, la preside Maria Grazia Crespiatico, l'ex sindaco Pierangelo Mandotti, Gianni Rossoni a rappresentare l'amministrazione provinciale, il direttore commerciale e amministratore delegato di Cla l’avvenire 1921, Roberto Brugali, Fabrizio Zanaboni per la Fedil Costruzioni, il presidente di RiTormo a vivere Gian Paolo Alghisi (i volontari dell'associazione Gaetano Scabotti e Mario Ariotti hanno allestito il verde e collaboreranno con la primaria e con la scuola Stanga nell'allestimento dell'orto sciolastico), la banda di Trescore Cremasco, la protezione civile il Pilastrello, i carabinieri. Oltre a Mario Mazzitelli, di Vaiano Cremasco, direttore lavori e Massimiliano Aschedamini, il progettista.

 

Una scuola all'avanguardia

La scuola ha un doppio isolamento alle pareti perimetrali, serramenti con profili maggiorati, tapparelle motorizzate antigrandine in alluminio coibentato; all'interno, le aule sono divise con doppie pareti di cartongesso, anch'esse isolate che, insieme al controsoffitto fonoassorbente e ai pannelli a soffitto coibentati, rendono gli ambienti silenziosi e con un'ottima acustica interna. È dotata di impianti tecnologici avanzati, con riscaldamento a pavimento radiante, ventilazione meccanica computerizzata programmabile, illuminazione interna a led, pannelli fotovoltaici e solari e all'interno della centrale termica c'è un impianto addolcitore per il trattamento dell'acqua potabile che previene il prolificare di batteri. L'edificio scolastico è in cemento armato antisismico con ampia scala antincendio ed è dotata di un impianto di rilevazione fumi in ogni ambiente.

 

La genesi dell'idea e l'iter dei lavori

L'assessore Pietro Rossi ha ripercorso la genesi di “un’avventura iniziata nel febbraio 2012, quando abbiamo presentato la nostra idea della nuova scuola ai genitori. Nessuno ci credeva. Abbiamo iniziato a fare progetti: preliminari, esecutivi, definitivi, ma ci siamo accorti anche che la vecchia scuola andava a sua volta ristrutturata, così come gli spogliatoi e il pavimento della palestra e andava creata qui davanti la fermata del bus”. L'amministrazione ha partecipato al Bando dei Seimila Campanili, che non è stato vinto (“colpa della mancanza della banda larga”, ha scherzato l'assessore Rossi), ma “noi non ci siamo dati per vinti e abbiamo ottenuto i fondi per la sistemazione degli spogliatoi della palestrina. Con la possibilità di sforare il Patto di Stabilità per la nuova scuola si è vinto il bando Scuole Sicure per ristrutturare la scuola vecchia. I bambini di seconda e di terza infatti frequentano la sede vecchia, gli altri la sede nuova. I due edifici sono collegati tra loro dalla palestra”. L'edificio nuovo è costato 800 mila euro ed è stato realizzato in 10 mesi grazie all'opportunità concessa dal Governo di uscire dai vincoli del Patto di Stabilità e grazie al contributo a fondo perduto di 160 mila euro da Regione Lombardia e a un finanziamento di 240 mila euro concesso sempre dalla Regione da restituire in vent'anni senza interessi. La BCC dell'Adda e del Cremasco da parte sua ha contribuito per l'arredo interno. “Nell'edificio vecchio - ha aggiunto il sindaco Rosolino Bertoni (nella foto con Ferri) - si è proceduto alla sostituzione dei serramenti, il posizionamento di un ascensore, la creazione di nuovi servizi per la palestrina alla quale è stato rifatto il pavimento e alla costruzione della nuova bidelleria, con l’ampliamento della biblioteca”.

 

Il pensiero del vescovo

“Tanti cuori messi insieme fanno una scuola e tanti ragazzi messi insieme fanno il futuro di una generazione” ha spiegato il vescovo Oscar e rivolgendosi ai bambini presenti, che a fine cerimonia hanno cantato l'Inno e lanciato nel cielo palloncini con il tricolore: “state preparando non solo il futuro di Palazzo o di Scannabue insieme, ma anche il futuro di questo nostro territorio e della nostra chiesa”. La preside Crespiatico ha aggiunto che “si tratta di una comunità e di una solidarietà insieme e i bambini sono il nostro futuro”. L'assessore Cappellini ha sottolineato che il territorio “ha grandi obiettivi e dimostra di saperli raggiungere grazie all'apporto di tante istituzioni con un'ampia collaborazione, elemento molto significativo in un momento in cui fare i sindaci è un atto di eroismo”.