Rotary Club Crema. Oltre settanta presenze, un clima finalmente estivo e un’atmosfera “rotarianamente conviviale” hanno suggellato martedì una delle conviviali più importanti dell’anno. Quella del passaggio delle consegne tra presidente uscente ed entrante, momento in cui far sintesi di ciò che è stato per guardare il futuro con impegno e fiducia. Nella consapevolezza che passano le persone, ma il club resta. Con la sua storia, le sue tradizioni, e soprattutto la sua vocazione a servire la città e il mondo spinto dal motore dell’amicizia.
Innovazione e tradizione
Visibilmente emozionato Cristiano Duva, che per l’ultima volta ha percosso la campana avviando con l’onore alle bandiere l’ultima conviviale dell’anno sociale. Prima i saluti alle dodici autorità rotariane e agli altrettanti ospiti della serata, poi “un abbraccio ai soci e loro familiari presenti”, quindi un ringraziamento e saluto agli assenti che hanno comunicato la loro impossibilità a condividere questo significativo momento. È stata poi la volta di Ugo Nichetti, assistente del governatore per il gruppo Gerundo formato da Crema, Cremasco San Marco, Soncino e Pandino Visconteo: “Ringrazio il club che ha eletto Cristiano – queste le sue prime parole – e mi ha dato la possibilità di lavorarci insieme. Una grande persona che porterò sempre nel cuore e nei ricordi. Un presidente che ha condotto il club innovando, ma contemporaneamente custodendo la tradizione. E un amico che ogni volta in cui il distretto chiamava era sempre presente”.
Service, gite, momenti conviviali
Su ogni tavolo, martedì, il notiziario sociale era disponibile per tutti in edizione cartacea. E per certi versi straordinaria: duplicato rispetto alla dimensione ordinaria, nelle due pagine centrali presentava le 27 attività più significative compiute quest’anno dal Club. Service, gite, momenti conviviali: dall’Expo di Milano al De Chirico di Ferrara, dal concorso Carlo Fayer al Banco alimentare, dall’associazione Gian Lorenzo Leidi alla Caritas diocesana, il tutto sotto l’egida delle Azioni rotariane: interna, di interesse pubblico, internazionale, verso i giovani. Con una particolare attenzione alla Rotary Foundation “senza la quale il Rotary non esisterebbe e non sarebbe certo riuscito a eradicare la poliomelite, seconda malattia a essere sconfitta dopo il vaiolo”.
Le tre Paul Harris
Durante la serata sono state consegnate anche due Paul Harris a Saverio Tamburini, che in più occasioni ha messo a disposizione il suo organo “portativo” e Marcello Palmieri, ideatore e redattore del notiziario sociale nella sua nuova veste grafica. Poi sorpresa: una terza al presidente, deliberata dal consiglio direttivo a insaputa del destinatario e a lui consegnata dal vice Umberto Cabini. Il motivo? “Un’esemplare conduzione del club”. Ultimo atto prima del passaggio di consegne, i ringraziamenti. Infine il passaggio al nuovo presidente: “Cristiano lascia un Club in grande salute” ha commentato Renato Crotti, che ha ringraziato e i soci che lo hanno eletto. Poi, con il suo solito spirito giocoso, la battuta: “Avranno modo di pentirsene”. Con lui entrano in carica Gigi Aschedamini e Mario Tagliaferri (vicepresidenti), Angelo Sacchi (segretario), Fabio Patrini (tesoriere), Francesco Duve e Alberto Piantelli (consiglieri) e Marcello Palmieri (prefetto). Cristiano Duva e Renato Ancorotti, rispettivamente past president e incoming, completeranno di diritto il nuovo esecutivo.