02-04-2021 ore 18:04 | Cronaca - Credera Rubbiano
di Claudia Cerioli

Speciale Covid19 nel territorio cremasco. A Credera Rubbiano guarite 76 persone su 78

Il Coronavirus non molla la presa, anzi affila sempre di più le sue unghie taglienti. Sono in corso le somministrazioni, ma i vaccini scarseggiano e ne fanno le spese i centri locali, da Rivolta d'Adda a Castelleone, recentemente inaugurati per allievare il peso dell'ospedale Maggiore e agevolare i residenti, troppo spesso costretti a lunghi viaggi. 

 

A novembre 21 contagi

Cominciamo con Credera Rubbiano nella zona sud del Cremasco. Il grafico mostra come nella prima ondata (area blu), i contagi siano stati 19. Il sindaco Matteo Guerini Rocco spiega che “tra i segnalati ne abbiamo contati 78, dei quali due sono deceduti. Le azioni messe in campo durante la prima ondata dalla popolazione mi hanno reso orgoglioso come sindaco. Come amministrazione ci siamo mossi a sostegno delle categorie più bisognose e fragili. È capitato anche di andare personalmente a consegnare beni di prima necessità e farmaci a persone sole o in difficoltà per malattia o altro".

 

Sostegno alle persone

"Per i bambini abbiamo distribuito buoni da spendere in cancelleria. A ogni famiglia è stato donato un saturimetro. Abbiamo dato contributi a famiglie con a carico diversamente abili e partecipato a un bando per strumenti tecnologici per la Dad”. Dopo il picco nel marzo 2020, i contagi, fino a settembre sono diminuiti, fino a quasi azzerarsi ad agosto e primi di settembre. La curva ha ricominciato a salire arrivando al culmine a novembre, in piena seconda ondata, per poi ridiscendere tra fine dicembre e gennaio e riprendere a marzo di quest'anno. Nel momento di massimo contagio di novembre, i casi registrati nel comune sono stati 21.

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