02-04-2020 ore 11:01 | Cronaca - Bollate
di Claudia Cerioli

Mauro Inzoli ha lasciato il carcere di Bollate. Limentani: ‘è stato affidato ai servizi sociali’

Ieri, mercoledì 1 aprile, Mauro Inzoli ha lasciato il carcere di Bollate presso il quale era detenuto dal 7 aprile 2018, giorno in cui si era consegnato spontaneamente dopo la condanna in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 4 anni, 7 mesi e 10 giorni di reclusione per abusi su minori con l’aggravante dell’abuso di autorità. Come spiega uno dei difensori dell’ex parroco della Ss. Trinità di Crema, l’avvocato Corrado Limentani, “Inzoli è stato scarcerato in quanto gli è stato concesso il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali”.

 

Leader di Comunione e Liberazione

Mauro Inzoli, leader di Comunione e Liberazione, presidente del Banco Alimentare, rettore del liceo linguistico W. Shakespeare di Crema, aveva ricevuto anche la carica di monsignore. Nel marzo del 2018 la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza emessa il 21 settembre 2017 dalla Corte d’appello di Brescia. Molti casi sono caduti in prescrizione, mentre sono stati accertati otto casi di violenza sessuale avvenuti tra il 2004 e il 2008. Due su ragazzini con meno di 14 anni. Le altre vittime avevano meno di 16 anni. I fatti erano accaduti nell’ufficio in cui il sacerdote svolgeva gli esercizi spirituali e nei luoghi di villeggiatura in cui organizzava fine settimana e soggiorni estivi.

Prescrizione e sconto di pena
Nel maggio 2017 la riduzione allo stato laicale disposta da papa Francesco e ufficializzata dal vescovo di Crema Daniele Gianotti. La vicenda processuale è nata durante il mandato del vescovo Oscar Cantoni, poi trasferito a Como. A settembre l’esito dell’appello in sede penale con lo sconto di pena, poiché tra gli abusi denunciati due casi sarebbero caduti in prescrizione. Oltre a ciò la difesa dell’ex sacerdote ha sottolineato il principio ne bis in idem, in base al quale la persona non p essere condannata due volte per lo stesso reato. Il riferimento è al primo procedimento svolto dal tribunale ecclesiastico. La Cassazione ha confermato la sentenza d'Appello rigettando l'istanza della difesa.

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