02-02-2023 ore 12:51 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Crema. Rubano gli incassi dei parcometri, un uomo e una donna arrestati dalla polizia

Gli agenti del commissariato hanno arrestato una donna di 56 anni e un uomo di 21 anni, entrambi italiani e residenti nel Cremasco, con l'accusa di furto aggravato nei confronti della società privata che in città gestisce i parcometri per conto del comune. Come spiega il vice questore Bruno Pagani, “la vicenda ha inizio il mese scorso, quando il responsabile della stessa società ha presentato la denuncia dell'ammanco di diverse migliaia di euro. In particolare, dalle verifiche effettuate, era emersa una discrepanza tra gli incassi registrati dai parcometri e le somme depositate e accreditate”.

 

Le indagini
“Da un sopralluogo effettuato dagli agenti – prosegue il vice questore - non sono stati riscontrati segni di forzature alla porta d’ingresso del locale o altre tracce. In tal senso sono stati svolti degli appostamenti e le attenzioni si sono concentrate sin da subito sull’addetta alle pulizie, dipendente di una società del settore che svolgeva la pulizia e la sanificazione degli ambienti in ore notturne”.

 

L'arresto in flagranza

“Nei giorni scorsi la donna si è presentata all’interno dei locali della società, in quel momento impresenziati, insieme a un giovane; i due poco dopo sono usciti e una volta raggiunta l'auto sono stati fermati dagli agenti e sorpresi con alcuni sacchetti contenenti circa 1.500 euro in monete, rubate poco prima. Dalla successiva perquisizione delle abitazioni dei due – conclude Pagani – è stato rinvenuto altro denaro, circa 500 euro riconducibile a furti avvenuti con le medesime analogie nelle settimane precedenti, e nell’abitazione del giovane è stati trovati inoltre 500 grammi di marijuana”.

 

Il processo per direttissima

La mattina successiva sono stati processati con rito direttissimo presso il tribunale di Cremona: il giudice, dopo aver convalidato gli arresti, ha condannato la donna alla pena di un anno e 10 mesi e il complice alla pena di due anni. Gli investigatori ritengono che abbiano sottratto dalla metà del 2022, sino al loro arresto, somme di denaro ammontanti a diverse decine di migliaia di euro così come emerso da verifiche contabili svolte una volta scoperto l’ammanco di gennaio.

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