01-12-2017 ore 21:08 | Cronaca - Crema
di Lidia gallanti

Crema. Al Racchetti il magistrato antimafia Caterina Chinnici: "uniti per andare avanti"

Schiena dritta e testa alta, con dignità. Questa la ricetta per cambiare le cose e consegnare alla società un futuro migliore. Venerdì 1 dicembre il magistrato Caterina Chinnici ha incontrato gli studenti del liceo Racchetti-Da Vinci per parlare di criminalità organizzata e legalità, raccontando la propria esperienza professionale e – soprattutto – umana.

 

Il coraggio dell'impegno

Nell'aula magna di viale Santa Maria si riuniscono centoquarantaquattro studenti e una decina d’insegnanti. Molti hanno tra le mani una copia del libro È così lieve il tuo bacio sulla fronte, autobiografia dedicata alla storia della famiglia di Rocco Chinnici, il giudice che ha creato il pool antimafia, ucciso da un attentato il 29 luglio 1983. “Noi li consideriamo degli eroi, martiri laici. In qualche modo lo sono, perché hanno proseguito il proprio impegno fino alle drammatiche conseguenze che già avevano previsto”. Così racconta la figlia, trentaquattro anni dopo, tessendo un filo rosso tra i ricordi di bambina e l’esperienza di giovane donna magistrato a fianco del padre e dei suoi più stretti collaboratori, tra cui Paolo Borsellino. "I magistrati sono magistrati per tutta la vita, anche fuori dal tribunale. Ma sotto alla toga ci sono uomini e donne normali, circondati dall’affetto di una famiglia cui si sforzano di garantire serenità”.

 

Uniti per cambiare le cose

Come si può perdonare? Come difendersi? Cosa fare per cambiare le cose? Sono tante le domande che sorgono tra i centoquaranta studenti riuniti in aula magna, cui il magistrato si rivolge con un sorriso e il calore di chi ha vissuto la storia in prima persona. “Perdonare è difficile, ma ognuno deve trovare una ragione per farlo, riponendo fiducia nelle istituzioni. Per difendersi è necessario essere uniti e determinati, tenere stretti i valori familiari, agire e reagire”. Ai giovani, il compito di essere “moltiplicatori di conoscenza”, così li definisce Chinnici: “Avete la fortuna di avere lo stesso linguaggio, parlatevi, cercate di capire se qualcosa non va tra i vostri amici e provate a dare un consiglio, a star loro vicini. Se avete bisogno di un aiuto, parlate con i vostri genitori e i vostri insegnanti. Dobbiamo impegnarci tutti, ma dobbiamo farlo insieme”.

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