Il comitato Rete Scuole auspica che non arrivino altri soldi pubblici a Crema per completare la scuola di Cl ferma da 10 mesi
Il Comitato Rete Scuole lancia un altolà e va a testa bassa all’attacco di Comunione e Liberazione e della costruzione della scuola cremasca che tante polemiche ha sollevato anche a livello nazionale e che adesso è ferma da 10 mesi. Lo fa con un comunicato che ricostruisce la vicenda e poi auspica che, visti i tagli alla scuola pubblica, non arrivino altri soldi pubblici per questa impresa. Ecco il testo.
La storia
“Nel marzo 2008 nella nostra città abbiamo assistito alla scandalosa violazione delle Costituzione con il finanziamento, da parte della regione Lombardia, di un nuovo edificio scolastico appartenente a Comunione e Liberazione con 4,5 milioni di euro su una spesa totale di 14 milioni. Naturalmente soldi di noi tutti cittadini. Era un regalo che Formigoni e Rossoni, con l’aiuto dell’amministrazione comunale di Crema, avevano fatto ai propri referenti elettorali”.
Dovevano bastare i soldi
“E’ importante rimarcare come in quella occasione, autorevoli esponenti di questo movimento dichiararono che, dopo questo esborso, erano totalmente auto sufficienti. A suo tempo questa sovvenzione aveva scatenato la protesta del mondo della scuola e sulla rete, era stato presa ad esempio dello strapotere di Cl dalle testate nazionali, oltre ad essere citata da alcuni libri”.
Il massacro della scuola pubblica
“Questo avveniva mentre la riforma Gelmini imponeva alla scuola pubblica un taglio di 8,5 miliardi di euro, con la conseguente eliminazione di 97.819 cattedre e di 43.000 addetti del personale ATA (con il relativo allontanamento dalla scuola in tre anni di circa 130.000 lavoratori precari: il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica), cui andavano ad aggiungersi la riduzione dell’orario, la diminuzione delle ore di sostegno, l’aumento del numero di alunni per classe, l’azzeramento dei fondi per il funzionamento delle scuole e il tutto in un contesto di degrado e decadimento degli edifici scolastici con relativo pericolo per l’incolumità fisica di chi li frequenta”.
Stop da 10 mesi
“Ora i lavori di costruzione dell’edificio scolastico sono fermi da ben 10 mesi. Passando in quella zona si nota questa imponente balena bianca spiaggiata nella pianura padana. E’ chiaro che sono nati notevoli problemi economici, visto che i tempi non sono stati per nulla rispettati”.
Cogorno sibillino
“In questi giorni Claudio Cogorno, uno dei massimi responsabili di Cl ha dichiarato: «Ci siamo fermati per fare il punto della situazione e per completare le richieste di finanziamento. Prima di compiere ulteriori passi, abbiamo ritenuto opportuno verificare che ci fossero tutte le coperture finanziarie, in modo da poter procedere serenamente». Frase estremamente sibillina”.
Stop ai soldi pubblici
“Attenzione, se le sovvenzioni arriveranno da privati, naturalmente non avremo nulla da eccepire, ma viceversa se si pensa ancora una volta di ripetere il giochino di attingere a fondi pubblici, fin d’ora annunciamo che lanceremo una mobilitazione di massa nazionale, a tutti i livelli, coinvolgendo il mondo della scuola ma anche dei partiti e utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione”.