01-08-2021 ore 17:44 | Cronaca - Lodi
di Denise Nosotti

Letizia Moratti in visita al Parco Tecnologico Padano polo di ricerca anche per il Covid

Regione Lombardia sostiene attivamente la ricerca scientifica consapevole che si possa sperare in un futuro migliore solo se comprendiamo quanto sia necessario puntare sempre di più sulla 'società della conoscenza'. In questa azione rientra di diritto il progetto della realizzazione di un centro nazionale di riferimento per le malattie infettive in Lombardia". Così la vicepresidente e assessore al welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, durante la sua visita al Parco Tecnologico Padano (PTP) di Lodi. Con lei l'assessore regionale a territorio e protezione civile, Pietro Foroni, e il sindaco di Lodi, Sara Casanova. Presenti il prefetto Giuseppe Montella e il questore Giovanni Di Teodoro. "È questa la cosiddetta salute universale o One-Health - ha aggiunto - che impone alla sanità pubblica un approccio interdisciplinare volto a ottimizzare l'interconnessione e le sinergie tra le sue diverse componenti".

 

Analizzati 650.000 tamponi

La vice presidente Moratti ha evidenziato l’importanza “del supporto che l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna (IZSLER), presente nel Parco Tecnologico Padano, ha saputo dare alla sanità pubblica sin da marzo 2020, riorganizzandosi prontamente e analizzando nel solo 2020 oltre 650.000 tamponi nasofaringei per la ricerca di Sars-CoV-2. Ha inoltre contribuito alle attività di genotipizzazione dei ceppi virali, attività in queste ultime settimane quanto mai fondamentale per rilevare la comparsa e la diffusione di mutazioni della forma originaria". "Questa struttura - ha affermato l'assessore al territorio e protezione civile, Pietro Foroni - ha una grande potenzialità. La soddisfazione più grande è avvenuta lo scorso anni quando, in piena estate, in carenza di laboratori operativi, è stato scelto quello del parco per portare avanti la ricerca sanitaria".

 

Controlli della fauna selvatica

La Regione è, inoltre, tra i finanziatori del progetto COVIDinPET, nato all'inizio della pandemia caratterizzato da una cooperazione tra scienziati e istituzioni che lavorano in diversi ambiti della medicina umana e della medicina veterinaria. Un'altra sfida che Regione Lombardia ha intrapreso è quella del monitoraggio del fenomeno dello spillover, cui si deve l'insorgenza di numerose patologie. Sono state programmate e coordinate le attività di monitoraggio sulla circolazione di Covid negli allevamenti di visoni presenti in Lombardia, escludendo fenomeni di salto di specie come avvenuto in alcuni paesi del nord Europa". A questo si aggiunge il piano regionale di monitoraggio e controllo della fauna selvatica, attivo sin dal 2012 in Lombardia, che si prefigge di intercettare i possibili fenomeni di spillover nella fauna selvatica autoctona o alloctona.

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