Mauro Pamiro: oggi il vertice in Questura. I familiari della coppia chiedono rispetto

Proseguono le indagini sulla morte di Mauro Pamiro. Nel pomeriggio di ieri sono stati sentiti alcuni amici del docente d’informatica cremasco trovato lunedì mattina senza vita all’interno di un cantiere edile alle porte di Crema, a breve distanza dall’abitazione in cui viveva insieme alla moglie, grafica pubblicitaria. Debora Stella è ancora ricoverata in forte stato di shock. Nei prossimi giorni gli inquirenti si augurano che possa chiarire aspetti essenziali a ricostruire quanto è accaduto. Amici e familiari della coppia, descritta come molto affiatata, stanno vivendo un incubo. Sono sbigottiti e chiedono rispetto per il loro dolore. Spiegano che al momento non hanno ancora potuto parlare con la donna, nel tentativo di comprendere cosa sia accaduto dal pomeriggio di sabato alla mattina di lunedì. Non si danno pace e non si capacitano del fatto che possa essere ritenuta responsabile di una simile tragedia.

La riunione in Questura

Stamattina gli inquirenti si sono riuniti in Questura a Cremona per fare il punto della situazione e pianificare i prossimi passi. Ieri hanno effettuato un sopralluogo nella casa della coppia, effettuato delle analisi e sequestrato un computer. L’autopsia ha escluso che il foro sulla fronte sia riconducibile ad un colpo di arma da fuoco, come sostenuto dall’Areu nella mattinata di lunedì. Secondo il rapporto del medico legale le condizioni del corpo sono compatibili con la caduta da un luogo elevato ma non lo sono con la scena del ritrovamento, passata al setaccio dal personale della scientifica di Milano. Pamiro era scalzo e nella zona non sono state ritrovate scarpe o ciabatte. Sono in corso approfondimenti sui tabulati telefonici e sulle immagini registrate dagli impianti di video sorveglianza della zona dei Sabbioni. Ufficialmente restano aperte tutte le ipotesi, compresa la possibilità che si tratti di un gesto volontario e sia da escludere il coinvolgimento di terzi.