01-06-2023 ore 17:58 | Cronaca - Crema
di Claudia Cerioli

Palazzo Donati, il dono di Severina alla città: le sale neoclassiche saranno aperte nel 2025

Le sale neoclassiche di Palazzo Donati de’ Conti saranno aperte al pubblico nel 2025, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione del Fai (fondo italiano ambiente). Una lapide in memoria di Severina Donati de’ Conti sarà posta sulla facciata del palazzo. Al suo interno si terranno lezioni, corsi e incontri dedicati alla cittadinanza e incentrati sulla storia di Crema e del suo territorio e sui temi tipici della missione del Fai. È quanto è emerso dall’incontro tra i famigliari de’ Conti, il Fai, rappresentato dal presidente Marco Magnifico accompagnato dal collega regionale  Andrea Rurale e il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi.

 

Intervengono I parenti

Nel testamento, la proprietaria, Severina Donati de’ Conti aveva nominato il Fai quale erede della residenza. Il presidente  ha spiegato: “dopo una lunga e approfondita istruttoria sulle condizioni di conservazione, il consiglio di amministrazione del Fai, mercoledì 17 maggio, ha ritenuto a malincuore inevitabile rinunciare all’eredità sia in quanto il patrimonio lasciato a corredo del palazzo si è rivelato ampiamente insufficiente agli imponenti e indispensabili lavori di restauro e rifacimento degli impianti, sia perché sarebbe risultata non sufficientemente rilevante per un vasto pubblico e dunque economicamente sostenibile”. L’eredità allora è passata ai parenti più prossimi che hanno accolto l’idea di affidare al Fai in comodato gratuito pluridecennale le tre sale più significative del palazzo, perché siano aperte al pubblico e valorizzate dalla fondazione per uso sociale ed educativo.

 

Servizio civico e culturale

Nei tre locali tardo neoclassici, oggi completamente privi di arredi, il Fai oltre al restauro delle decorazioni, al rifacimento degli impianti e al riarredo con mobili e oggetti congrui per epoca e qualità di proprietà della fondazione e provenienti da altre eredità, proporrà ai visitatori una coinvolgente e approfondita narrazione multimediale che possa fungere da “introduzione” alla visita e alla conoscenza della città di Crema per il pubblico. Il sindaco Bergamaschi ha appreso con soddisfazione la decisione pur sofferta della fondazione e quella, generosa verso il Fai e la città, della famiglia Donati de’ Conti di addivenire in piena concordia a una soluzione che - pur in modi diversi da quelli disposti da Severina Donati de’ Conti - assicura comunque alla collettività cremasca e nazionale quel servizio civico, culturale ed educativo che era desiderio della nobildonna destinare al prossimo.

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