01-05-2017 ore 11:45 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Primo maggio, Crema. In città nessuna manifestazione. Solo un banchetto volante

Un banchetto volante, una bandiera ed una felpa della Fiom. Una manciata di irriducibili, quasi infreddoliti al vento di piazza Duomo. In sottofondo Bella ciao. La gente guarda e passa. Qualcuno sghignazza. Uno grida “vergogna”. Si ferma una coppia di mezza età, a passeggio con un cagnolino. Lei osserva. Lui scatta una foto. Stringe le mani dei presenti. Una stretta forte, rugosa, mani da lavoratore: “Sono della Cgil di Genova”. Gente che si capisce con uno sguardo. Una vita di fatica si comunica anche senza parole. I valori sono condivisi.

 

La musica cambia

In molti sotto i portici. A distanza. Osservano. Un ex candidato sindaco del centrodestra, sbalzato con poco garbo, allunga il passo e abbassa gli occhi, quasi timoroso di doverne incontrare altri. La musica cambia. Irrompono gli Intillimani. La gente esce dalla messa delle 10. Al mini primo maggio cremasco sono presenti i consiglieri comunali di maggioranza Emilio Guerini e Renato Stanghellini. Il pensionato, con tanto di berrettina blu, Gian Franco Scarpelli. Paolo Balzari, presidente dell’Anpi. Poco prima han trovato il tempo di uno scatto al monumento in piazza Marconi (immagine sotto) per la deposizione dei fiori. Cortei nemmeno a parlarne. La didascalia è emblematica: “A Crema nessuna manifestazione. Antonio Agazzi, Simone Beretta, Paolo Balzari, Mario Lottaroli, Rita Brambini, Giuseppe Sbaruffati e pochi altri che per tradizione vanno. Un lavoratore, Emanuele Mandelli”. L’autore dello scatto.

 

Giovani, pensioni, opportunità

Sorge spontanea una domanda. “Con tutti i disoccupati che ci sono, possibile che i sindacati non siano capaci di organizzare una manifestazione in difesa del lavoro?”. Ci si guarda in faccia. Nessuno trova la risposta. Uno allarga le braccia. Si parla di giovani, pensioni, opportunità. Diritti. “Io son di fuori. Ma qual è l’atmosfera in Crema?” La replica è da far venire i brividi: “Ieri in piazza Duomo, su una bancarella che esponeva memorabilia della guerra sono stati fatti rimuovere il busto di Mussolini ed un cappello delle Ss. Le due segnalazioni alle forze dell’ordine non son servite a niente. È stato necessario l’intervento del sindaco”. A completare il quadro arriva la pioggia. Una signora chiede con cortesia: “sapete se c’è aperto un panettiere?”. Buon primo maggio, Crema.  

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