01-03-2015 ore 12:04 | Cronaca - Crema
di Ilario Grazioso

Crema, piazza Giovanni XXIII. Il barbiere Antonio Perolini va in pensione, ha aperto l'attività col fratello Giuseppe nel 1968

Correva l’anno 1968 quando a Crema è iniziata l’attività lavorativa dei fratelli Giuseppe e Antonio Perolini che hanno rappresentato per generazioni di cremaschi un appuntamento fisso: non solo barba e capelli, ma anche la possibilità di fare due chiacchiere in compagnia e condividere fatti quotidiani, commentando la lettura dei giornali. Dopo circa 47 anni di attività la saracinesca del negozio di piazza Giovanni XIII si sono abbassate e per Antonio Perolini inizia una nuova stagione, quella della pensione. L’attività riaprirà nelle prossime settimane con una rinnovata gestione.

 

Da Capergnanica a Crema

“Dopo la scomparsa di mio fratello Giuseppe, avvenuta nel novembre 2013 – racconta il barbiere cremasco – è cresciuta la stanchezza, perché con lui ho condiviso tutto. Ci volevamo un bene dell’anima e questo periodo di attività senza di lui non è stato facile”. La storia dei fratelli Perolini è iniziata a Capergnanica, il loro paese d’origine, da dove alla fine degli anni Cinquanta, conclusa la frequenza della scuola elementare, si sono spostati quotidianamente per venire a Crema e iniziare a lavorare presso la bottega di un barbiere.

 

Ricordi della piazza

“Si veniva in bicicletta e dai 15 anni in poi in motorino, a bordo del mitico Aquilotto Bianchi” prosegue Antonio, che con un pizzico di nostalgia descrive la piazza come si presentava negli anni sessanta, quando poi decisero di aprire l’attività in proprio: “C’erano un bar e una latteria di fianco a noi, mentre di fronte c'era un negozio di chincaglierie. Dopo 50 anni, di fronte ci sono un kebab e un parrucchiere cinese”.

 

Rivalità sportive

Tanti gli aneddoti in mezzo secolo di lavoro, tutti legati al rapporto con il fratello Giuseppe: “Io tifoso del Crema e mio fratello del Pergo, lui dell’Inter ed io della Juventus. Anni e anni di battaglie”, dice accennando un sorriso: “tra l’altro abbiamo sposato due sorelle”.

 

Rapporto con la città

Il mestiere del barbiere è cambiato col passare del tempo: “si sono modificate tante cose, a partire dalla clientela, che oggi è molto più esigente rispetto al passato; adesso il taglio classico si fa molto poco, si scelgono i tagli moderni, creste e altro ma posso dire che i fratelli Perolini hanno rappresentato sempre il massimo. È aumentata la concorrenza, sono arrivati i cinesi, ma non ci hanno dato fastidio, perché i cremaschi ci hanno sempre apprezzato, abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto con la città ed il lavoro non è mai mancato”.

 

Bicicletta e giardinaggio

“D'ora in avanti dovrò abituarmi a impiegare il tempo, solitamente facevo solo due settimane di ferie ad agosto e per tanti anni le ferie non le ho mai fatte. Prima o poi questo momento doveva arrivare, i fratelli Perolini chiudono la loro attività – conclude Antonio – ed io arrivato 70 anni, mi dedicherò alla bicicletta ed al giardinaggio”.

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