30-10-2012 ore 15:13 | Rubriche - Costume e società
di Marcello Palmieri, * Avvocato

Diritto & Condominio, seconda puntata. L’installazione dell’ascensore. Salgono i condomini e pure le urla da un pianerottolo

Crema, centro storico. La palazzina ha 4 piani, 8 singole unità immobiliari. Un alpinista ben allenato potrebbe raggiungere l’ultimo in meno di 1 minuto. Peccato, nello stabile hanno tutti altri hobby. Dunque? Ascensore sì, ascensore no. “Non se ne parla nemmeno - tuona una condomina. Verrei a perdere quasi totalmente il pianerottolo davanti al mio ingresso”. “Perché allora non ci porti in spalla tu?”. La provocazione è corale, e giunge da tutti gli altri partecipanti alla cosa comune. Scoppia la guerra. E la battaglia si combatte nell’agone dell’assemblea condominiale.

Urla tu che urlo io, ecco il voto
Stavolta parlano i numeri. Pro ascensore, 7. Contro, 1. L’esultanza è (quasi) totale. E al grido “sia fatto l’ascensore”, tutti tornano nei propri appartamenti. Pardon, tutti tranne uno. La strenua paladina del pianerottolo corre dall’avvocato. Gli prospetta il caso, e chiede che la assista nel giudizio contro il condominio. “Insomma - pensa la sventurata - ho perso un combattimento, non l’intera guerra”. Come a dire: spostiamo il duello nelle aule giudiziarie. Incrociamo le dita. E combattiamo la buona battaglia del pianerottolo.

L’armata poco invincibile
Tanto entusiasmo lo mostrava pure una leggendaria armata che, non propriamente invincibile, rispondeva agli ordini di un certo Brancaleone. Triste presagio, per la nostra zelante condomina. E ingrato compito, quello dell’avvocato: “mi spiace, signora, ma un’azione giudiziaria volta a chiedere l’annullamento della delibera assembleare relativa all’installazione di un ascensore difficilmente potrebbe sortire l’esito sperato”. “Ma come?”. La condomina sobbalza. E incassa quanto spiega il legale. In parole povere: “questo caso non è nuovo e già la Corte di Cassazione - il supremo organo giurisdizionale italiano - ha avuto modo di pronunciarsi in merito”.

Innovazioni in ambito condominiale
Dando ragione al condominio e nulla avendo da ridire sulla posa dell’impianto elevatore. Ecco dunque una sintesi dei motivi enunciati nella sentenza della sua sezione seconda, pronunciata in data 12.07.2011 e contraddistinta dal n. 15308. L’articolo 1120 del codice civile si occupa delle cosiddette “innovazioni” in ambito condominiale, e cioè di quelle nuove opere che eccedono i caratteri della semplice manutenzione, ordinaria o straordinaria che sia. Così recita: “i condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma dell’articolo 1136 (ovvero maggioranza numerica dei condomini e due terzi del valore dell’edificio), possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all’uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni.

Il concetto di inservibilità
Sono vietate le innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino”. “Ma è proprio il mio caso”, sbotta la paladina del pianerottolo!”. “Sì, ma una lettura sistematica della norma, come l’ha fatta la Cassazione, va nella direzione opposta a quella sperata”, spiega l’avvocato. Già. Perché la Suprema corte, decidendo il caso analogo al nostro, ha interpretato il concetto di inservibilità (relativo ad alcune parti dello stabile e anche per un solo partecipante alla cosa comune) non quale “semplice disagio rispetto alla sua normale utilizzazione”, così si legge nelle motivazioni della pronuncia, quanto piuttosto “dalla concreta inutilizzabilità della res communis secondo la sua naturale fruibilità”.

Il pianerottolo ridotto
Nella sostanza: il pianerottolo continuerà a esserci, seppur ridotto. L’ascensore porterà beneficio a tutto il condominio. Dunque quella delibera dell’assemblea può tranquillamente essere eseguita. Ma le sventure della nostra condomina belligerante potrebbero non essere finite. Chi dovrà pagare il nuovo manufatto? Lo scopriremo alla prossima puntata di Diritto & Condominio.
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