29-12-2012 ore 11:27 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Agazzi deciso: "Il Pd abituato a risolvere situazioni personali di propri dirigenti politici scaricandone i costi sui cittadini contribuenti"

"Il PD - ma prima di lui i suoi genitori - quindi il Pci, il Pds e i Ds, è piuttosto abituato a risolvere situazioni personali di propri dirigenti politici scaricandone i costi sui cittadini contribuenti". Antonio Agazzi - capogruppo di Servire il cittadino - entra deciso nella polemica che ha investito il presidente del consiglio comunale Matteo Piloni.

Il caso Melandri
"Di recente, a livello nazionale, ha fatto notizia - per qualche giorno - il caso di Giovanna Melandri, ex ministro dei Beni Culturali, parlamentare del PD e tra gli obiettivi del compianto rottamatore Matteo Renzi, nominata dal governo Monti, presidente del MAXXI, il maggior museo d'Arte Contemporanea italiano. La sua mancata ricandidatura al Parlamento veniva, in tal modo, messa sul conto dei cittadini-contribuenti italiani, da un Governo di tecnici piuttosto sensibile alle esigenze del PD, come dimostrano i 3,9 miliardi erogati al Monte dei Paschi di Siena, la Banca del PD, dallo stesso Monti che chiede sacrifici agli italiani".

Ai vertici di Scs
"Più localmente Bruno Garatti è ai vertici di Scs da quando, a motivo delle quote rosa, non ottenne la candidatura al Parlamento, agguantata da Cinzia Fontana. Da allora siamo noi cittadini contribuenti a farci carico del suo tenore di vita".

GIoventù anagrafica
"Ora Matteo Piloni. Peccato - prosegue Agazzi - perché sarebbe un giovane, ma con tale comportamento è giovane solo all'anagrafe, per il resto è stravecchio. Dicono che io avrei fatto bene il presidente del consiglio comunale. Ebbene, in cinque anni vi ho adempiuto continuando full time il mio lavoro in Università Cattolica. La condizione di quotidiano pendolare poteva suggerirmi di chiedere il part-time in Cattolica e farmi pagare il 100% dell'indennità di carica dal Comune, migliorando la mia qualità della vita. Scelsi di continuare ad andare ogni giorno a Milano e per 5 anni feci risparmiare a Bruttomesso - in questo almeno più fortunato di Bonaldi - il 50% del mio compenso".

Il mancato assessore
"Qui, per via del nuovo che avanza, Matteo Piloni - mancato assessore in quanto Bonaldi non ha voluto i segretari di Partito - si candida a fare il presidente del consiglio comunale, l'onorevole Torazzi - e con lui tutte le minoranze - si dicono disponibili a votarlo a condizione che dismetta ogni incarico di Partito, vengono fornite garanzie verbali in tal senso, viene votato, dicono si sia formalmente dimesso, tuttavia, non essendo stato mai sostituito, continua, di fatto, a svolgere la funzione di coordinatore cremasco del PD, senza porsi alcun problema: resoconti giornalistici documentano sue dichiarazioni in tale veste, nonché la partecipazioni in rappresentanza del PD cremasco a riunioni di varia natura".

Il costo delle assenze
"Per non lasciarci dubbi che lui è il più furbo della compagnia firma addirittura, come responsabile organizzativo, l'opuscolo della Festa Democratica di Crema. Si fa assumere dal PD come funzionario - aggiunge il consigliere d'opposizione - e ora i cittadini contribuenti devono sostenere il costo delle sue assenze da tale attività di Partito, tutti i cittadini, anche coloro che non voterebbero mai per il PD o che, pur votandolo, biasimano tali commistioni come inopportune sul piano dello stile".

Vivere di politica
Secondo Agazzi "ciò accade quando si vive di politica anziché per la politica, si tratta, comunque, di distorsioni miranti a usare la politica per dare una sistemazione alle proprie condizioni di vita personale. Penso che i cremaschi si stiano accorgendo di come il centrosinistra, una volta arrivato al potere, consideri e tratti le Istituzioni come cosa propria, facendo sovente la morale agli altri senza averne, a mio giudizio, pienamente titolo".
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