28-07-2014 ore 10:29 | Sport - Ciclismo
di Francesco Jacini

Tour de France 2014. L’ex professionista Ivan Quaranta: “Nibali un campione vero, è entrato nella storia del ciclismo”

Sedici anni dopo Marco Pantani, un italiano torna ad alzare le braccia agli Champ-Elysées di Parigi. Vincenzo Nibali conquista il Tour de France dopo la Vuelta (2010) ed il Giro d’Italia (2013); lo squalo dello Stretto entra di diritto nella storia del ciclismo mondiale. Prima di lui solo altri cinque corridori hanno vinto le tre principali competizioni a tappe (Tour, Giro e Vuelta): Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bernard Hinault ed Alberto Contador.

 

Un dominio

Il trentenne messinese del team kazako Astana, ha letteralmente dominato la corsa francese, ha conquistato la maglia gialla alla seconda tappa - la York-Sheffield - e durante il lunghissimo tragitto che l’ha portato dalle Alpi ai Pirenei l'ha difesa dagli assalti dei vari avversari, lo spagnolo Alberto Contador e l’inglese Chris Froome, vincitore nel 2013. Alla fine ha chiuso con un vantaggio di 7 minuti e 37 secondi sul francese Jean-Christophe Frapéraud. Un'eternità.

 

Uomo del Sud

Il cremasco Ivan Quaranta, ex professionista, è entusiasta per il successo dello Squalo. “E’ un campione vero, un combattente; l’ha dimostrato in questo Tour sfoderando tutte le sue caratteristiche. Per l’Italia è un trionfo molto importante che ridà lustro al nostro ciclismo e darà nuova linfa a tutti i giovani corridori, che possono prenderlo da esempio”. Nibali, uomo del Sud, bravo ad imporsi all’attenzione del mondo. “Sono pochissimi i ciclisti meridionali che riescono ad affermarsi. Questo - spiega Quaranta - può essere un modo per far crescere e promuovere il movimento delle due ruote nel Sud Italia”.

 

Condizione ottimale

Un trionfo annunciato o quasi. “Senza ombra di dubbio ha preparato molto bene la gara, arrivando come protagonista assoluto. Era in condizione ottimale per concludere sul podio, ma è riuscito a vincere le tappe giuste al momento giusto, soprattutto l’ultima sui Pirenei da Pau ad Hautacam e gli si sono aperte le porte del trionfo. Dopo i ritiri dei suoi principali avversari è stato molto bravo ed attento a non farsi sorprendere”. Altro dato significativo Nibali è il primo italiano ad imporsi al Tour nel ventunesimo secolo.

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