26-11-2015 ore 17:35 | Sport - Tennis
di Federico Feola

Tennis Club Crema, confermato l'organico per la nuova stagione. Il presidente Agostino: “sarà un 2016 di vertice”

A campionato finito è tempo di bilanci per il Tennic Club Crema. Con un campionato di Serie A1 che si è chiuso con tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta non può essere che positivo, anche se per i cremaschi resta un briciolo di amaro in bocca per quei play-off scudetto che con un pizzico di fortuna potevano essere raggiunti. Il 3-3 casalingo della scorsa domenica contro il Ct Maglie è valso ai lombardi il secondo posto nel girone 2, quello che assicura la permanenza nella massima serie senza dover passare dai play-out.

 

Squadra all'altezza della massima serie
“Abbiamo nuovamente dimostrato di essere una squadra all’altezza della serie A1 - commenta il presidente Stefano Agostino - resa ancor più competitiva dall’arrivo di un talento come Matteo Donati. Il secondo posto era l’obiettivo stagionale, anche se c’era la speranza di poter chiudere davanti alla Canottieri Aniene Roma e conquistare la semifinale. Non è stato così e forse il risultato finale ci sta un tantino stretto perché in qualche frangente non siamo stati troppo attenti o fortunati”.

 

Onore alla Canottieri Aniene Roma
Il rammarico più grosso è relativo al primo match della stagione, chiuso con un amaro 3-3 casalingo contro i campioni d’Italia, privi dei loro migliori giocatori. “Pur essendo l’incontro d’esordio – prosegue il presidente - quella partita ha rappresentato già una sorta di svolta, dando fiducia ai laziali che poi hanno disputato un campionato perfetto. Qualche intoppo va messo in conto, dunque onore all’Aniene, che si conferma fra i migliori team d’Italia”.

 

Squadra confermata
Al Tennis Club Crema si guarda già al futuro, col sorriso di chi sa di potersi presentare fra dodici mesi con un team ancor più competitivo. E non ci sarà nemmeno bisogno di ingaggiare qualche nuovo giocatore, la crescita arriverà grazie ai regolamenti attualmente in vigore. “Ci piace pensare che quest’anno – conclude Agostino - possa rappresentare una sorta di percorso di avvicinamento a un 2016 di vertice. Adrian Ungur e Davide Melchiorre guadagneranno lo status di elementi del vivaio, diventando 'schierabili' senza limitazioni. Il valore di Donati è noto a tutti, non siamo gli unici a puntare su di lui, e i due giovanissimi crescono di stagione in stagione dandoci molta fiducia per il futuro”. Significa che il livello del team aumenterà, anche grazie alla naturale crescita sia di Matteo Donati, sia dei due under 18 Filippo Mora e Alessandro Coppini.

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