25-10-2014 ore 13:14 | Sport - Motori
di Mauro Taino

Formula 1. Rush finale per il titolo mondiale, titolo costruttori va alla Mercedes: impazza il mercato piloti

Adesso ci siamo. In un mese, dal 31 ottobre al 23 novembre, si deciderà il mondiale piloti. Quello costruttori, come ampiamente prevedibile, è della Mercedes. È ufficiale da Sochi, dove la doppietta della casa di Stoccarda ha matematicamente consegnato il titolo ai ragazzi di Toto Wolff e Niki Lauda. Anche per quanto riguarda la graduatoria piloti, l’affare, a meno di suicidi clamorosi, sembra essere affar loro.

 

Hamilton o Rosberg?

Con 100 punti ancora in palio, infatti, sembra improbabile che Daniel Ricciardo – unico a non essere ancora escluso dall’aritmetica – possa recuperare il divario. E così siamo dove siamo sempre stati: Lewis Hamilton contro Nico Rosberg. L’inglese si presenterà ad Austin ad inizio novembre con 17 punti di vantaggio. Se riuscisse a mantenere questo margine, ad Abu Dhabi, pur con il punteggio doppio, gli basterà arrivare dietro il compagno di box. Il tedesco, oltretutto, sta perdendo lucidità.

 

Non bastano le furbate

L’attacco arrembante e sconsiderato al via di Sochi dimostra che Nico è disposto a tutto per diventare campione del mondo, ma è anche oltre il proprio limite. Rosberg è consapevole che questo potrebbe essere il treno che passa una sola volta nella vita – come fu per Webber nel 2010 – e non vuole lasciarsi sfuggire dalle mani un titolo che il fato gli aveva quasi messo fra le mani bersagliando con i suoi capricci più Hamilton. Nemmeno il ‘parcheggio’ di Montecarlo, la ‘foratura indotta’ di Spa hanno permesso a Rosberg di presentarsi in vantaggio al rush finale. D’altronde se vinci quattro gare contro le nove del compagno di box, qualcosa in meno nel piede c’è.

 

Lewis Hamilton (foto © ibnlive.in.com)

La situazione in Ferrari

Ma se il mondiale è ormai una partita a porte chiuse in Mercedes e se sul povero Jules Bianchi non ci sono aggiornamenti (se non che non aveva significativamente rallentato e che in Texas verrà provata una zona con bandiere gialle e tempo imposto in stile Le Mans), il mercato impazza. Al momento l’unica notizia ufficiale è l’addio di Sebastian Vettel alla Red Bull (al suo posto promosso dalla Toro Rosso il russo Daniil Kvyat). Sembra naturale (manca solo l’annuncio) l’approdo in Ferrari del quattro volte campione del mondo. Al suo fianco dovrebbe rimanere Raikkonen, sebbene si parli di un certo disappunto del finlandese nei confronti del team principal Marco Mattiacci che potrebbe rinvigorire l’opzione Hulkenberg, cui fu preferito proprio Kimi giusto l’estate scorsa (nonostante un contratto praticamente firmato). Rosberg , invece, rimarrà – anche in caso di successo mondiale – la seconda guida Mercedes, in attesa del rinnovo di Hamilton o dell’arrivo di Alonso.

 

Il futuro di Alonso

Le dichiarazioni rilasciate a Porta a Porta dall’ex presidente Ferrari Luca di Montezemolo, “Alonso se ne va per cimentarsi in un nuovo ambiente e perché ha un’età nella quale non può aspettare per vincere”, certificano, di fatto, l’addio di Fernando Alonso alla Rossa. Cosa ben nota, ma sempre più vicina all’ufficialità, nonostante un contratto ancora in essere. E le parole di Montezemolo rafforzano l’opzione Mercedes: Lotus e McLaren, per Fernando non sarebbero certo luoghi nuovi e inoltre la Stella rappresenta una garanzia di successo immediato, a differenza delle scuderie inglesi. Alla Mercedes, però, puntano a confermare pure Hamilton che quest’estate (quando rinnovò Nico) ha rinviato a fine stagione le trattative per il prolungamento di contratto. Eravamo in piena “crisi Hamilton” con la sua vettura afflitta da continui problemi e il sospetto di essere sfavorito perché non tedesco. Pare fosse pure vicino lo scambio di sedili con Alonso, ma poi non se ne fece nulla e a Maranello è arrivato Vettel.

 

Hamilton in Mclaren?

Gli indizi che vedono il campione del mondo 2008 di nuovo in McLaren sono tre: lo slittamento del rinnovo (come detto), la suscettibilità di Wolff in tema piloti e i problemi interni al team di Ron Dennis. La McLaren riparte da zero con Honda e avrà bisogno di rodaggio per aprire un ciclo: in questo senso meglio Hamilton rispetto ad Alonso perché più giovane. In più la vicenda “spy story” consumò definitivamente i rapporti tra lo stesso Alonso e Dennis. Per questo la McLaren sta tentando di riportare a casa Hamilton (dopo che, si dice, sia scaduta l’opzione con Vettel) e solo in un secondo momento (arrendendosi alla Honda) prendersi lo spagnolo. Che fa il difficile con Woking (chiede una liberatoria a fine 2015, richiesta inaccettabile per i giapponesi) perché sogna la Mercedes di Lewis. Subito, se si concretizza il passaggio dell’inglese in McLaren, o tra un anno. Alonso considera infatti, se non avrà la “clausola di rescissione”, anche di star fermo un anno.

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