25-07-2014 ore 17:02 | Sport - Sport acquatici
di Ramon Lombardi

Rari Nantes. Crema conquista lo Stretto di Messina, i magnifici venti percorrono il braccio di mare fra Scilla e Cariddi

Gli atleti agonisti e la squadra Master della Rari Nantes Crema sono riusciti nell'impresa, attraversare il tratto di mare che divide la Sicilia alla Calabria, il famoso Stretto di Messina. La manifestazione, organizzata dalla società cremasca, ha visto partire un tempo sereno. Una sopportabile temperatura dell'acqua ha accompagnato nel viaggio Diana e Paolo Basso Ricci, Giuseppe Bottani, Roberta Capellini, Claudia Cavalli, Pietro Conte, Davide Gastaldin, Sondra Donida Maglio, Gian Pietro Moretti, Cristina Nicastro, Dario Longhi, Astrid Pennazzi, Elena Pola, Fabio Pola, Roberta Porchera, Walter Spoldi, Andrea Tacchini, Marco ed Elisa Zaghen, e Barbara Zaniboni  alle 7.30 del mattino, dalla spiaggia siciliana di Torre Faro hanno intrapreso la traversata alla spiaggia calabra di Cannitello, affrontando i gorghi di Scilla e Cariddi.

 

Le meduse

A dirigere le operazioni dalle barche l' esperto barcaiolo Giovanni Fiannacca, mentre in acqua, a seguire i nuotatori l' allenatore e maestro di Salvamento Paolo Basso Ricci. La partenza ha visto prima l' entrata in acqua dei meno veloci e via via degli altri. A conferma che l' impresa non fosse semplice il riscontro in partenza di numerose meduse spinte dalla corrente a riva nel primo tratto di costa. Con molto sangue feddo gli impavidi cremaschi affrontavano il pericolo, grazie alla presenza di alcune maglie protettive e degli occhialini che permettevano una corretta valutazione dell' acqua circostante.

 

Forti correnti

In particolare il primo gruppo, nonostante qualche parziale contatto con le meduse, è riuscito con molto controllo, a raggiungere l'acqua più profonda, dove la forte corrente rendeva impossibile la presenza dei piccoli animali urticanti. Dopo i primi 50 metri iniziali infatti il fondale degradava sempre più profondamente, il colore del mare diventava di un blu sempre più intenso e le correnti man mano si facevano più forti. Dopo questo contrattempo iniziale, settata la velocità individuale di percorrenza e la direzione procedevano sfilandosi lungo il braccio di mare che collega l' isola al continente.

 

Il passaggio

L' intenso traffico navale presente è stato smistato delle barche di appoggio: in particolare le grandi navi cargo a seconda del loro passaggio, davanti o dietro ai nuotatori, hanno portato ondate di spinta o contrarie. A bordo della motonave di appoggio Maurizia Pasquali, Patrizia Premoli e Lidjia Zubovjic hanno documentato l'impresa con riprese e fotografie. I primi tre ad arrivare sono stati nell' ordine Diana Basso Ricci, la più giovane del gruppo, Davide Gastaldin e Marco Zaghen che hanno chiuso chiudevano la traversata in poco più di 50 minuti. A seguire il resto del gruppo

 

L’arrivo a Cannitello

Ultimo a toccare la riva calabrese, Paolo Basso Ricci, che dopo aver controllato l' arrivo di tutti i partecipanti, ha finito le sue fatiche in circa un’ora e mezza. All' arrivo a Cannitello si respirava tra gli arrivati un' aria di massima soddisfazione. Grazie al contributo di tutti e ad un atteggiamento volitivo comune, le difficoltà apparentemente insuperabili risultavano alla fine essere a portata di mano di tutti i partecipanti. Si è pian piano formato un gruppo che ha vinto paure e sciolto tensioni.

 

Verso il Lago di Omegna

Ognuno guardando ai propri limiti si faceva forza per superarli, per andare oltre, in maniera cosciente e razionale.Questo alla fine, ha determinato, una volta arrivati, un netto incremento dell' autostima personale. La prossima impresa, griffata Rari Nantes Crema, sarà fissata domenica 27 luglio:la traversata del Lago di Omegna in Piemonte.

970