07-04-2017 ore 19:31 | Sport - Castelleone
di Andrea Baruffi

Castelleone, disabili: crescere con lo sport. Dai successi agonistici alla vita quotidiana

“Alla parola disabili sono associati spesso concetti negativi. Al contrario le testimonianze degli atleti con disabilità dimostrano energia, coraggio, determinazione e una forza contagiosa”. Così il sindaco di Castelleone Pietro Fiori ha introdotto ieri sera l’incontro Diversamente abili? Nella vita e nello sport nell’ambito della settimana dedicata alla diversabilità. La serata è stata moderata dal giornalista Claudio Arrigoni. Attraverso immagini e filmati ha sottolineato l’importanza dello sport per “superare i preconcetti che spesso si hanno nei confronti delle disabilità”.

 

Con gli altri

Il consigliere con delega all’associazionismo Gianluigi Valcarenghi si è complimentato con le realtà associative e in particolare con Il Dosso per “l’attività svolta in modo assiduo”. Per la prima volta ha raccontato la sua storia personale e la “malformazione congenita ad un arto inferiore che l’ha portato a subirne l’amputazione all’età di 17 anni. Voglio parlarne per la prima volta pubblicamente – ha spiegato con emozione -  poiché penso che l’esperienza possa essere utile per chi ha una disabilità e possa aiutare le persone normodotate a riflettere prima di esprimere giudizi frettolosi sugli altri”. L’intervento ha messo in luce l’importanza del giocare “con gli altri, riuscire a combattere con chi non ha problemi, correre e saltare con loro sullo stesso campo da gioco”. Per una persona diversamente abile “la vita è più dura e comporta più fatiche” sotto ogni aspetto, dall’amicizia, allo sport, dalla scuola alle relazioni affettive.  Il consigliere ha rivolto un ringraziamento ai genitori per “non averlo mai fatto sentire diverso dagli altri”.

 

Dallo sport alla vita quotidiana

Emozionanti  le testimonianze di vita personale di Simone Carelli - intervistato dall’educatore Michele Gianluppi – e di Maria Bresciani, giovane cremonese affetta da sindrome di down e plurimedaglia ai mondiali di trisome games. Hanno messo in luce l’importanza di raggiungere l’autonomia in numerosi ambiti della vita. Un obiettivo che tutte le persone diversamente abili possono conquistare grazie ad una rete di persone e realtà competenti in grado di affiancare e aiutare i ragazzi e le famiglie. “Credere in ciò che si fa – ha spiegato Maria Bresciani - dà la forza per raggiungere ogni obiettivo”. Partecipare ai giochi paralimpici è “il sogno di ciascun atleta che pratica sport a livello agonistico” hanno aggiunto Arjola Trimi ed Efrem Morelli, rispettivamente medaglia d’oro e medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Rio de Janeiro. “Alla base dei successi – ha proseguito Arjola Trimi – c’è una forte passione e infiniti sacrifici. Io sono felice se una persona vedendomi gareggiare riesce ad affrontare con maggior spirito una difficoltà”. 

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