03-05-2016 ore 13:13 | Sport - Calcio
di Ilario Grazioso

Trofeo Dossena, grande kermesse al San Domenico. Applausi per la Borgonovo e i fratelli Baresi. Grande assente Donadoni

Ed anche l’ultimo passaggio organizzativo è stato fatto: manca ora solo il calcio d’inizio e la quarantesima edizione del trofeo Dossena può partire. Ieri sera, tra emozioni, applausi, vecchie ruggini tra i grandi ospiti (poi sanate con un sorriso nei saluti finali), i due gironi e il relativo calendario si sono svelati alla numerosa platea che ha affollato il teatro San Domenico. La consueta coppia Marco Civoli e Cristina Firetto ha presentato il galà e con la regia dell’intramontabile Silvana Farea, è stato formalizzato il programma delle partite. Il verdetto del sorteggio ha sancito che il match inaugurale che si disputerà al Voltini martedì 7 giugno alle 21, sarà Nazionale Lega Pro – Inter. I due gironi saranno così composti: girone A, nazionale Lega Pro, Inter, Juventus e Atalanta; girone B con Valencia, Milan, Torino e Cremonese.

Della Frera: da sempre vicino al Dossena”
L’introduzione alla serata è stata appannaggio dei brevi interventi istituzionali: dal sindaco Stefania Bonadi, al consigliere comunale delegato per lo sport Walter Della Frera è stata ricordata l’importanza del compleanno di questa manifestazione, che cade nell’anno di Crema città europea dello sport e ne impreziosisce gli eventi in programma. In particolare Della Frera, vicino al Dossena fin dalla prima edizione ha sottolineato come il comitato organizzatore ha saputo mantenere lo spirito degli inizi, onorando la figura di Angelo Dossena, veicolando i valori e la cultura sportiva, elementi essenziali per la crescita e la valorizzazione dei giovani. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente regionale del Coni, Oreste Perri.

Il messaggio che ha lasciato Stefano Borgonovo
A strappare i primi applausi alla platea è stata senz’altro Alessandra Borgonovo (nella foto a lato), figlia dell’indimenticato Stefano, simbolo della lotta alla terribile Sla e prima donna vicepresidente della Lega Pro. Dopo la recente intervista di sabato scorso sugli schermi delle reti Rai, in una nota trasmissione sportiva del sabato, ieri è salita sul palco del san Domenico assieme alla mamma, non solo per ricordare la storia del papà. Ha sottolineato infatti, come l’attuale responsabilità ricoperta in seno alla Lega Pro, le impone la promozione di progetti che siano in grado di trasmettere valori ai giovani, “perché uno sport che semplicemente intrattiene non basta”. Ed il Dossena è una vetrina importante anche per questo.

Momento di nostalgia
Gli applausi si sono fatti ancora più forti quando sono passati in passerella accanto all’attuale presidente del comitato organizzatore, Angelo Sacchi alcuni suoi predecessori, Lino Bonizzoni, Luigi Tajè, Silvana Farea, Simone Donarini, Mario Palmieri i quali, tra aneddoti e curiosità hanno descritto i loro anni al Dossena ed hanno ricevuto i riconoscimenti di rito.
 

I presidenti delle passate edizioni (foto © Geo per Cremaonline.it)


Il grande assente
Roberto Donadoni
, ufficialmente per mera dimenticanza, ha mancato la presentazione (e probabilmente anche l’invito alla partecipazione alla finale del 12 giugno, perché impegnato all’estero con il suo Bologna), tuttavia al telefono, oltre a ringraziare per il premio Giorgio Giavazzi – stelle del Dossena ha voluto porgere le sue scuse e soprattutto portare la sua testimonianza, sia in favore del Dossena, sia per la Fondazione Borgonovo, a cui ha donato i 10 mila euro del premio in denaro che gli aveva tributato in un apposito concorso La Gazzetta dello Sport, presente ieri sera con i giornalisti Luigi Garlando, Daniele Redaelli, Nicola Cecere e Luca Bianchin.

L’esempio dei fratelli Baresi
La parte centrale e conclusiva della kermesse di presentazione ha vissuto momenti intensi con Emiliano Mondonico e i due ospiti più attesi: Franco e Beppe Baresi. A partecipare alla discussione anche un’altra colonna del Milan di Arrigo Sacchi, Angelo Colombo (nella foto a lato con Franco Baresi), il quale a proposito del settore giovanile ha sottolineato come nel rapporto con i ragazzi sia importante l’esempio che si fornisce loro perché: “le parole ammoniscono, ma i fatti trascinano”. Franco e Beppe Baresi hanno mantenuto l’attenzione degli appassionati di calcio cremaschi, da quelli con qualche capello bianco ai più giovani, parlando della loro storia calcistica e personale che li ha visti capitani di Inter e Milan, nonché veri esempi per le giovani generazioni.

La rivelazione di Mondonico
Dopo i commenti tecnici sulla formazione ideale del Dossena individuata da un apposito sondaggio tra i visitatori del sito istituzionale, come sempre diretto nelle sue esternazioni, Emiliano Mondonico ha ricordato l’ormai famoso episodio risalente al gennaio 1990, quando in occasione della semifinale di Coppa Italia Atalanta-Milan, i rossoneri non restituirono la palla in segno di fair play ai bergamaschi e sulla prosecuzione dell’azione segnarono su rigore proprio con capitan Baresi, passando il turno. Alle parole del tecnico di Rivolta d’Adda, Baresi ha risposto visibilmente stizzito e si è aperto un fuori programma curioso quanto interessante, a testimonianza di quanta passione e quanto sano agonismo c’era nel calcio di quegli anni, così distante da quello dei nostri giorni. L’esperienza di Marco Civoli ha riportato il dibattito sui valori del trofeo Dossena e infine c’è stato pure spazio per celebrare anche a Crema la vittoria di Claudio Ranieri e del suo fantastico Leicester, che in contemporanea diventava campione d’Inghilterra per la prima volta nella sua storia.

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