02-03-2015 ore 16:18 | Sport - Basket
di Annachiara Tagliaferri

Serie B. Al PalaGiordani l’Urania Milano supera l'Erogasmet allo scadere: 65-62. Infortunati Del Sorbo e Cardellini

Soffre l’Erogasmet in trasferta sul campo dell’Urania Milano: 65-62 per i padroni di casa dopo una partita giocata punto a punto. I biancorossi affrontano un match sfortunato, perdendo per infortunio Del Sorbo, distorsione del ginocchio e Cardellini, strappo al quadricipite, nella prima metà dell’incontro sul parquet di PalaGiordani. Eppure a cinque minuti dalla sirena finale il tabellone segna 55 pari su una tripla di Zanella che costringe il coach Ghizzinardi a chiamare il timeout.

 

Il tiro della speranza

L’ultimo secondo vede il tiro della speranza da metà campo di Tardito rimbalzare su tabellone e ferro, infrangendo definitivamente il sogno. Crema domina la prima metà dell’incontro mantenendo sempre il vantaggio (massimo di 5 punti) e chiude le prime due frazioni sui punteggi 17-22 e 37-39 all’intervallo lungo.

 

Massimo vantaggio

Ma nel secondo periodo il tabellone è sempre a favore dell’Urania con un vantaggio massimo di 7 che, con soli 9 punti provenienti dalla panchina, schiera in campo il quintetto base con Stijepovic, 19 punti e capitan Paleari, 13 rimbalzi. Partita aggressiva, dinamica, che si è decisa nei punti in area: 40 per i Wildcats milanesi, e soli 22 per l’Erogasmet.

 

Motivo d’orgoglio

Sconfitta amara per i ragazzi di coach Baldiraghi, imposti con 24 punti di vantaggio nella partita di andata, ma le possibilità di vittoria sono state realistiche fino all’ultimo secondo, nonostante gli infortuni e l’alta posizione in classifica degli avversari; questo non può essere che motivo d’onore per i leoni biancorossi.

 

Sconfitta che brucia

Qualche opportunità sprecata in momenti importanti dell’incontro determinano una sconfitta che brucia. Forse il sogno dei playoff si è allontanato di un altro passo per l’Erogasmet Crema, ma questa trasferta dimostra le qualità del gioco di squadra biancorosso, che non si basa su un singolo giocatore ma può contare sull’apporto di una moltitudine di talenti.

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