31-03-2015 ore 16:29 | Cultura - Musica
di Stefano Zaninelli

Crema. Gli ultimi 400 anni di storia della musica suonata a 4 mani. Santori e Lupo Pasini domani sul palco del San Domenico

Ancora qualche piccolo accorgimento e Piano & organ for 2 sarà pronto a regalare al San Domenico una serata molto particolare. “Il concerto di mercoledì – spiega il maestro Alessandro Lupo Pasini, protagonista della serata assieme al maestro Bruno Santori – è, idealmente, il prolungamento del concerto di domenica sera, con Cesare Picco, dove sul palco si sono incontrati 2 mila anni di storia della musica”.

 

Strumenti e musica

Appuntamento al teatro San Domenico, alle ore 21, per un’esibizione curiosa: “su strumento del futuro, un organo virtuale senza canne griffato Tamburini – spiega Lupo Pasini – eseguirò musica classica, quella che tutti ritengono musica antica. Nel mentre, il maestro Bruno Santori al pianoforte eseguirà musica contemporanea, tra pop e jazz. Andremo oltre la semplice riproduzione dal vivo, con l’improvvisazione di Santori sui temi bachiani che suonerò all’organo”.

 

Orchestra sulle tastiere

Le sorprese della serata non finiscono qui: i 2 musicisti, come in un duello alle tastiere, invertiranno i ruoli. “Per il finale abbiamo riservato una chicca: con tutta probabilità eseguiremo in 2 tempi il concerto di Mozart K488, numero 23, in La maggiore. La particolarità di questa suonata è l’essere pensata per pianoforte ed orchestra; l’orchestra non l’abbiamo ma ci siamo attrezzati: grazie ai sintetizzatori, eseguirò le partiture dell’orchestra d’archi mentre Santori farà la parte da solista a pianoforte”.

 

L’esatto contrario

Il repertorio che i 2 musicisti proporranno nel corso della serata prenderà chiamerà in causa la storia della musica dal ‘700 a oggi. Un viaggio artistico stravolto a livello strumentale: “invertiremo le tipologie di strumenti – aggiunge il direttore del Folcioni – la musica classica verrà affidata al suono di uno strumento virtuale mentre sul pianoforte passeranno le note della musica tradizionale, dal pop e jazz. È l’esatto contrario di ciò che il pubblico si aspetterebbe”.

 

Al centro, le tastiere

“Più che Crema città degli organi,a parer mio questa rassegna la si sarebbe dovuta intitolare alle vere protagoniste: le tastiere. Sul palco del San Domenico, tra domenica e mercoledì, passerà tutta la famiglia delle klavier: dal pianoforte al clavicordo, passando per il wurlitzer, l’organo virtuale hauptwerk ed i sinth. Mancherebbero solo il clavicembalo e l’organo hammond” anche se non è escluso che quest’ultimo, in futuro, possa essere “scomodato”.

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