04-11-2017 ore 16:54 | Cultura - Musica
di Andrea Galvani

Al Fabrique di Milano la carica travolgente dei Royal Blood. In apertura i Black Honey

Nell’unica tappa italiana i Royal Blood hanno confermato la carica travolgente delle loro esibizioni live. Hanno presentato i pezzi del nuovo album, How we get it so dark, uscito lo scorso 16 giugno per la Warner Bros Records. La coppia di Brighton ha letteralmente fatto impazzire il pubblico di uno dei luoghi cult della vita notturna meneghina: il Fabrique di Milano, sede dell’unica tappa italiana del loro tour. Peraltro sold out da giorni. Serata da incorniciare, quindi, inaugurata dai Black Honey. La rockband viene dalla medesima cittadina britannica affacciata sulla Manica. Ed il feeling si sente. Il dna è identico. Nel loro set, sei pezzi in tutto, hanno mostrato di possedere una marcia in più. Sanno suonare, non fingono. A partire dalla frontwoman Izzy B. Philips. Grande ritmo, spruzzate western e soprattutto grande sensualità. Ne sentiremo parlare a lungo. 

 

Scaletta per intenditori

A proprio agio in ogni situazione, capace di regalare sferzate di adrenalina a profusione, ha cambiato spesso strumento e ridotto le chiacchiere all'osso. In tutto il concerto ha speso una manciata di parole il bassista e cantante Mike Kerr. Grande animale da palcoscenico, ha mantenuto un ritmo forsennato lavorando senza sosta insieme al batterista Ben Thatcher. Un vero spettacolo, cresciuto fino all’estasi finale. Organizzazione Indipendente Concerti. Ecco la scaletta. How did we get so dark?, Where are you now, Lights out, Come on over, You can be so cruel, I only lie when I love you, She’s creeping, Little monster, Hook, Line & Sinker, Blood hands, Sleep, Hole in your heart, Ten tonne skeletons, Loose change, Figure it out, Hole, Out of the black.

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