Lo scorso fine settimana si sono verificati due casi a Crema di intossicazione per consumo di funghi spontanei Armillaria mellea, meglio conosciuti come chiodini. Dai primi accertamenti l'intossicazione sarebbe riconducibile al metodo utilizzato per cucinare i funghi. I chiodini contengono una sostanza tossica, che viene distrutta dal calore e che si scioglie in acqua, che se ingerita può provocare nausea, vomito e diarrea, con conseguente ricovero al pronto soccorso.
Come evitare l'intossicazione
Come raccomandato dall'Asst, la corretta procedura da attuare prima del consumo di questi funghi, per eliminare la sostanza tossica, è quella di recidere i gambi al di sotto dell’anello, lavarli, farli bollire per almeno 20 minuti in pentola scoperta con acqua e sale, scolarli e sciacquarli abbondantemente con acqua corrente. L’acqua di bollitura non deve essere riutilizzata perché contiene la tossina che provoca l’intossicazione. L'Asst raccomanda di sottoporre al controllo degli ispettori micologi della Ats tutti i funghi spontanei raccolti per determinarne la commestibilità e per avere informazioni sulle corrette modalità di conservazione, di preparazione.