30-07-2016 ore 14:35 | Rubriche - Medicina e salute
di Rebecca Ronchi

Cannabis terapeutica, sì del consiglio regionale, la maggioranza si spacca

La Giunta si rimette alla libertà di coscienza e nonostante dichiarazione di voto contrario della Lega e di Ncd, grazie ai voti dell'opposizione compatta, di Forza Italia e della lista Maroni, l'ordine del giorno M5S passa con 34 voti a favore, 32 contro e 1 astenuto. Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno del M5S, a prima firma della consigliera Iolanda Nanni, che impegna la Giunta ad allocare risorse per la di sperimentazione dei farmaci cannabinoidi sui pazienti affetti da Sla e Sclerosi multipla, sperimentazione avviata grazie all'approvazione di un precedente odg del M5S ad agosto 2015 ma non supportata da risorse. Nel corso del voto la maggioranza si è spaccata: una parte della Lega Nord, una parte di Forza Italia e Area Popolare hanno votato contro la proposta. Partito Pensionati e Lista Maroni a favore.

 

Avviare la sperimentazione

“È un risultato storico e il voto del consiglio, con la maggioranza in frantumi, chiarisce oltre ogni dubbio che la Lombardia è pronta per sperimentare i farmaci cannabinoidi. Ora – prosegue Nanni - il mandato alla Giunta regionale di trovare risorse per avviare la sperimentazione è limpido e scritto nero su bianco. Ci auguriamo che le risorse si trovino rapidamente. I farmaci cannabinoidi rappresentano un importante strumento terapeutico la cui efficacia per la cura del dolore in neurologia e oncologia e per altre patologie è ampiamente dimostrata”.

 

Progresso delle cure

“È nostra intenzione continuare a lavorare in questo solco per ampliare la sperimentazione anche a pazienti affetti da altre patologie e per rendere possibile la somministrazione dei farmaci cannabinoidi anche a domicilio. Con questo ordine del giorno abbiamo riavvicinato la Lombardia al suo ruolo di guida nel progresso delle cure e i tentativi dei crociati del bigottismo antistorico che hanno votato contro i farmaci cannabinoidi sono stati fermati”.

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