28-09-2016 ore 16:40 | Rubriche - Musica
di Freak Music Store

Le novità discografiche e la classifica della settimana: Bruce Springsteen, Beatles e Willie Nelson

In collaborazione con il negozio Freak Music Store di Crema vi segnaliamo le novità discografiche del panorama musicale nazionale ed internazionale, nei negozi questa settimana e la classifica dei dischi più venduti in città.

Bruce Springsteen, “Chapter and verse”
Ecco Chapter and Verse, l’album che accompagna l’attesissima autobiografia di circa 500 pagine di Bruce Springsteen. Questa raccolta, che abbraccia l’intera carriera dell’artista, è strettamente connessa alla pubblicazione del libro Born To Run. Cinque dei 18 brani del disco non sono mai stati pubblicati finora. Questo disco contiene i testi delle canzoni e alcune foto rare. La raccolta inizia con due brani dei Castiles, che vedono uno Springsteen adolescente alla voce e ...alla chitarra, e si chiude con la title track di Wrecking Ball datata 2012. Le canzoni del disco tracciano la storia musicale di Bruce dai suoi esordi, dipanando eventi che procedono in parallelo con la narrazione del libro. Nelle incisioni degli Steel Mill e della sua band suonano musicisti che sarebbero poi entrati nelle fila della E-Street Band. I demo solisti di Henry Boy e Growin’ Up sono stati realizzati nel 1972, poco prima che Bruce iniziasse a registrare il suo album di debutto, Greetings From Asbury Park, N.J.

Beatles, “Like at the Hollywood Bowl”
Apple Corps Ltd. e Universal Music Group annunciano l’uscita di The Beatles: Live At The Hollywood Bowl, l’album che cattura la gioiosa esuberanza delle tre performance della band a Los Angeles nel 1964 e nel 1965. L’album accompagna l’uscita di The Beatles: Eight Days A Week - The Touring Years, il film che ripercorre la prima parte della carriera dei Beatles dai tempi del Cavern Club di Liverpool fino all’ultimo concerto al Candlestick Park di San Francisco, passando anche dalle esibizioni all’Hollywood Bowl con la performance di “Boys”, inclusa nell’album. La confezione include un booklet di 24 pagine con un saggio del noto giornalista musicale David Fricke. In copertina, una foto scattata il 22 Agosto 1964 dal tour manager dei Beatles Bob Bonis, e raffigura John, Paul, George e Ringo mentre salgono a bordo di un volo che li avrebbe portati da Seattle a Vancouver per il loro primo concerto in Canada. Documentare i concerti dei Beatles all’Hollywood Bowl su nastro non fu impresa facile, come ha raccontato George Martin nelle sue note per The Beatles At The Hollywood Bowl del 1977. "Per chi non c’era è impossibile credere al caos, direi quasi il panico, che regnava a questi concerti. I Beatles non avevano le casse monitor da palco, quindi non potevano sentire la propria esibizione, coperti dal suono prodotto da 17000 polmoni sani e giovani che avrebbero sovrastato un aeroplano”. Mentre l’originale The Beatles: Live At The Hollywood Bowl del 1977 da molto tempo non è più disponibile, questa pubblicazione completamente nuova attinge direttamente dal multitraccia a tre piste dell’epoca. Per preservare l'emozione degli spettacoli mettendo in risalto la performance, nella qualità che la tecnologia attuale ci consente, Giles Martin e Sam Okell (entrambi già vincitori di Grammy Award®) hanno sapientemente remixato e masterizzato le registrazioni negli Abbey Road Studios, sia le tredici tracce dall'album originale prodotto dal padre di Giles, che altre quattro registrazioni inedite tratte degli epocali concerti. “Qualche anno fa mi hanno chiamato dai Capitol Studios dicendo che avevano scoperto negli archivi tre tracce dei concerti all’Hollywood Bowl” racconta Giles Martin “Abbiamo scoperto che erano migliori rispetto ai nastri conservati a Londra. In quei giorni stavo lavorando con un team guidato dall’ingegner James Clarke sulla tecnologia Demix, che permette di separare i suoni da una traccia singola. Con Sam Okell ho cominciato a lavorare per remixare i nastri dell’Hollywood Bowl. La tecnologia è andata molto avanti da quando mio padre lavorò su quel materiale molti anni fa. Ora c’è una maggior chiarezza, così che l’immediatezza e l’emozione possano essere percepite come mai prima d’ora. Le parole di mio padre rimangono veritiere, ma quello che sentiamo oggi è l'energia grezza di quattro ragazzi che suonano insieme ad una folla che li amava: grazie a questo disco vi sembrerà di essere all’Hollywood Bowl al culmine della Beatlemania. Speriamo che lo show vi piaccia!”.

 

Willie Nelson, “For the good times”
Nuovo album in studio per Willie Nelson pubblicato dalla Legacy Recordings. Un grande tributo a Ray Price, suo grande amico che ne influenzò la produzione musicale e lo stile. Il tributo rivisita alcuni dei capolavori di Ray tra i quali: Heartaches By The Number, Crazy Arms, Night Life, Faded Love e For the Good Times. La produzione di Fred Foster e Bergen White, amici e collaboratori sia di Price che di Nelson. Dietro il tributo c’è una lunga storia: l’amicizia di Willie con Ray risale al 1960 quando il giovane Nelson si trasferì a Nashville e firmò un contratto con la Pamper Music, della quale Price era coproprietario: Night Life di Nelson raggiunse subito la top 40, una Country Hit e Price chiese a Nelson di diventare il bassista della sua band, a Cherokee Cowboys!

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