28-01-2014 ore 16:46 | Rubriche - Costume e società
di Emanuele Mandelli

L’architetto cremasco Marco Ermentini è uno dei consulenti scelti dal senatore a vita Renzo Piano per seguire il gruppo G124 nel progetto di migliorare le periferie delle nostre città

Se qualcuno ha visto la puntata di 8 e mezzo, programma di approfondimento politico di La7, di sabato scorso sarà rimasto interdetto nel vedere l’archistar, e senatore a vita, Renzo Piano che ad un certo punto ha estratto dalle tasche della giacca una confezione di Timidina C, il finto farmaco contro la timidezza inventato dal cremasco Marco Ermentini.

 

Il gruppo under 30

Ma c’è una spiegazione a tutto. Lo scorso 23 gennaio a Roma si è riunito per la prima volta il gruppo G124. Si tratta di sei giovani architetti che verranno pagati con lo stipendio da senatore a vita di Piano e che hanno il compito di pianificare interventi per migliorare le periferie delle nostre città. Un gruppo che è la crema di 600 candidati. I migliori architetti under 30 della nazione: Michele Bonadelli, Aloisa Susanna, Roberta Pastore, Giuliano Crobia, Federica Ravezzi e Francesco Lorenzi.

 

Il padre dell’architettura timida

Un gruppo che sarà seguito da una serie di consulenti scelti da Renzo Piano in prima persona di cui fa parte il nostro Marco Ermentini. Il padre dell’architettura timida ha viaggiato avanti e indietro in gran segreto da Roma nelle scorse settimane per dare il suo contributo all’allestimento del gruppo, che prende il nome dalla stanza di Palazzo Giustiniani in cui si sono ritrovati.

 

La partenza dei lavori

E finalmente il 23 gennaio l’ufficializzazione dei nomi. C’era la stampa di tutta Italia a conoscere questi ragazzi, ed i loro tutors, servizi sui maggiori quotidiani e nei tg. La 7 ha dedicato una intera puntata di Otto e mezzo al progetto, ospite lo stesso Piano che ad un certo punto ha esibito come esempio di innovazione proprio la Timidina C del buon Ermentini. Tra l’altro la stessa sera in collegamento da Milano c’era anche un altro cremasco celebre: Beppe Severgnini, uno dei migliori amici di Ermentini che non ha potuto che apprezzare il riconoscimento dato al guru del timid style.

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