22-06-2015 ore 09:47 | Rubriche - Musica
di Afterglow

Iron Maiden. The Number Of The Beast, l'heavy metal strumento di libertà

Terzo album dei britannici Iron Maiden, realizzato in studio e pubblicato il 22 marzo 1982 dalla EMI, The Number of the Beast è considerato l’album heavy metal più famoso in assoluto, apice della carriera del gruppo, grazie anche a una capace produzione che ne esalta le sue potenzialità. In The Number of the Beast fanno il loro esordio riff che diverranno i classici delle “cavalcate degli Iron Maiden”, con repentini cambi di tempo e improvvise accelerate che tengono alta l'attenzione, inconfondibili duelli di assolo di chitarra ad accompagnare drumming esplosivi e acuti luciferini che durante gli spettacoli dal vivo, infiammano letteralmente il palco: tutto questo sono gli Iron Maiden, la band che dà l’avvio alla NWOBHM (Nuova Ondata di Heavy Metal Britannico).

 

Armonia e potenza

I geniali giri di basso di Steve Harris, giusta miscela tra furia e armonizzazione melodica, mettono in evidenza tutta la sua capacità compositiva sia musicale che testuale, con esecuzioni raffinate più mature e personali di Adrian Smith e Dave Murray che schitarrano in totale sintonia. Decisiva anche l’entrata nel gruppo del dottor Bruce Dickinson, laureato in letteratura e storia, detto Air Raid Siren (sirena degli attacchi aerei) per la voce acuta e potente e Martin Birch, che fornisce alla band sonorità più corpose e più adeguate alla nuova linea che li conduce in vetta alle classifiche.

 

I'm not a number

Il 29 giugno 1982, quando al Palladium di New York viene rappresentato The Number of the Beast, la trasposizione musicale delle angosce oniriche di Steve Harris, con testi che traggono ispirazione da fonti letterarie, televisive e cinematografiche con riferimenti al biblico 666 e un breve stralcio dell’Apocalisse, si registra il tutto esaurito. Il pubblico canta a gran voce I'm not a number, I'm a free man mentre nuove scenografie ruotano attorno a un gigantesco Eddie, l’emblema degli Iron Maiden, omnipresente su tutto ciò che riguarda la band.

 

Edward The Head

Curiosa è la nascita di Eddie T. H (Edward The Head), creato da Derek Riggs che lo progetta inizialmente come semplice decorazione del palco ma Eddie, come dotato di una propria personalità, cresce proporzionalmente all’aumento delle dimensioni del palco e del successo della band, fino a prendere pieno possesso del palco, culminando nell'incubo ancestrale degli inferi grazie anche alle imponenti ed elaborate scenografie. Stupenda la copertina di The Number of the Beast, sempre opera targata Derek Riggs: in un infernale panorama, un enorme Eddie dagli occhi infuocati gestisce la marionetta Satana che, a sua volta, guida i movimenti dell'uomo. Su tutto spicca il rosso logo degli Iron Maiden e il titolo dell’album grondante sangue. L'album è prodotto da Martin Birch che per questo album adotta il nickname 'Farmer' e raggiunge il 1° posto nella classifica vendite in UK. Dall’album sono stati estratti due singoli: Run To The Hills con Total Eclipse lato B, rilasciato nel febbraio 1982, che raggiunge la posizione 35 in classifica e The Number Of The Beast con Remember Tomorrow lato B, che si colloca al numero 18 in classifica.

 

Curiosità e riconoscimenti

Curiosità: la canzone The Number of the Beast è stata inserita nel videogioco musicale  Guitar Hero III: Legends Of Rock (2007), come uno dei brani dell’ultimo livello per la sua difficoltà esecutiva; la Vans, azienda produttrice di scarpe ha dedicato a questo album una linea di scarpe. Gli Iron Maiden sono uno dei gruppi heavy metal che ottiene il più grande successo commerciale, con oltre 100 milioni di copie vendute; si sono piazzati al 24esimo posto della classifica VH1 dei 100 migliori artisti hard rock; le canzoni Run to the Hills e The Number of the Beast sono state inserite nella lista delle 40 migliori canzoni heavy metal di tutti i tempi sempre secondo VH1; sono stati inseriti al quarto posto della MTV Top 10 Greatest Heavy Metal Bands (i 10 migliori gruppi metal di tutti i tempi); hanno ricevuto tre nomination ai Grammy Award per la Best Metal Performance, nel 1994 con Fear of the Darknel, nel 2001 con The Wicker Man, nel 2010 con El Dorado; nel 2002 ricevono il premio Ivor Novello Award per i successi internazionali; nel 2004, con il tour dell'album Dance of Death, vincono il Metal Hammer Awards come miglior gruppo britannico live; nel 2004 e nel 2008 la band vince il Vuoden ulkomainen artist (premio artista dell'anno) in Finlandia; nel 2006 vincono un Metal Storm Awards per il Best Heavy Metal Album con il disco A Matter of Life and Death; nel 2008 conquistano il Metal Hammer Awards come Best U.K. Band e Icon Award per Eddie the Head e nel 2009 come Best U.K. Band e Golden Gods Award; nel 2009 vincono un BRIT Awards come miglior artista live. La rivista Kerrang! li ha inseriti nella loro Hall of Fame e nel 2005 ha pubblicato un album tributo: Maiden Heaven: A Tribute to Iron Maiden, costituito da cover degli Iron Maiden suonate da importanti band quali: Machine Head, Metallica, Avenged Sevenfold, Trivium.

 

Steve Harris (foto © Stefanino Benni)

 

The Number Of The Beast

Testi e musiche di Steve Harris, eccetto dove indicato. Invaders – 3:20; Children of the Damned – 4:34; The Prisoner – 5:34 (Steve Harris, Adrian Smith); 22, Acacia Avenue – 6:34 (Steve Harris, Adrian Smith); The Number of the Beast – 4:25; Run to the Hills – 3:50; Gangland – 3:46 (Adrian Smith, Clive Burr); Hallowed Be Thy Name – 7:08. Formazione: Bruce Dickinson - voce; Clive Burr - batteria; Steve Harris - basso; Dave Murray - chitarra solista; Adrian Smith - chitarra solista.

1950