20-11-2017 ore 14:01 | Rubriche - Medicina e salute
di Tiziano Guerini

Fine vita. Il dottor Orsi sul consenso informato: "Il malato è il protagonista di sé"

Il vicepresidente della Società italiana cure palliative Luciano Orsi ha dedicato l'intera carriera alla tematica del cosiddetto fine vita. Fra i tanti meriti del suo lavoro, c'è quello di aver curato la realizzazione del reparto hospice presso la Fondazione benefattori cremaschi. Anche Orsi ha aderito all'iniziativa di CremAscolta per l'approvazione definitiva della legge sulle "norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate  di trattamento" del malato.

 

Il malato protagonista di sé

"La considero un'ottima proposta di legge, perché copre tutti gli aspetti della problematica del fine vita e delle cure palliative". Questa l'opinione di Orsi, che auspica l'approvazione integrale del testo già licenziato dalla Camera, oggi al vaglio del Senato. "Prevedere il consenso e la pianificazione anticipata non solo mette al centro il malato come protagonista di sé, ma responsabilizza e valorizza il ruolo del medico e dell'infermiere". Secondo il medico, la nuova norma andrebbe a colmare la lacuna legislativa in materia, già definita da anni nel resto dell'Europa. "Una  lacuna che è spesso causa di imbarazzo o di eccesso di responsabilizzazione per il medico e per i famigliari - commenta Orsi - Non si tratterebbe in nessun modo di eutanasia; la legge non farebbe che adeguare i comportamenti medici alla realtà e ai codici deontologici esistenti."

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