20-08-2017 ore 19:32 | Rubriche - Costume e società
di Stefano Zaninelli

Fruizione di libri e giornali. Istat: "In Italia i lettori più voraci hanno tra 11 e 14 anni"

Romantici, chiassosi, mafiosi. Il modo in cui il mondo guarda agli italiani cambia ad ogni latitudine e longitudine. A volte basta spostarsi di poche centinaia di chilometri per avere un parere del tutto differente. Quel che è certo è che in tempi recenti nessuno ha mai pensato agli italiani come a un popolo di grandi lettori. Guardando alle più aggiornate statistiche Istat sulla fruizione di libri e giornali, un motivo sicuramente c’è: i lettori sono meno di un italiano su due, poco più di 25 milioni (dato 2016). Diverse le motivazioni, dalla mancanza di tempo alla preferenza di Tv e altri mezzi di svago, per le quali però è bene rifarsi ad altre analisi.

 

Fruizione dei quotidiani

Negli ultimi 10 anni il numero di lettori è caduto in picchiata. Sono sempre meno le persone che si tengono informate tramite i giornali: se nel 2007 il 58,1% degli italiani leggeva almeno un quotidiano a settimana, nel 2016 la percentuale è scesa fino al 43,9%. Il peggioramento è netto e costante. Il calo più drastico è stato registrato tra 2015 e 2016: -3,2% in 12 mesi. Più contenuto ma pur sempre negativo anche l’andamento dei lettori incalliti, quelli che leggono quotidiani 5 o più volte alla settimana, passati dal 40,7% del 2007 al 35,4% del 2016 (clicca sul grafico per consultare i dati).

 

 

La lettura dei libri

Nemmeno i libri riescono ad appassionare gli italiani. Nel 2016 i lettori, cioè chi è riuscito a finire almeno un libro in 12 mesi, rappresentavano il 40% della popolazione. Poco maggiore – 45,1% – la percentuale di lettori deboli, ovvero lettori che hanno letto da 1 a 3 libri, mentre si ferma al 14% la percentuale di lettori forti, con all’attivo almeno un libro al mese. A differenza dei quotidiani, l’andamento è discontinuo. Il 2016 si presenta come l’anno con le percentuali peggiori, ma come mostra il grafico l’ultimo decennio è stato altalenante, con picchi positivi e negativi. Al lettore l’onore di stabilire l’ordine di sequenza.

 

Letture ed età

Guardando ai comportamenti di lettura in base all’età, le persone che si tengono maggiormente informate sono gli italiani tra i 60 e i 64 anni (il 57,2% legge il quotidiano almeno una volta a settimana), seguiti dalla fascia 65-74. Il primato di lettori spetta invece ai giovani: il 51,1% dei ragazzi e delle ragazze tra gli 11 e 14 anni ha letto almeno un libro nel corso nel 2016, unica fascia d’età in cui la percentuale supera il 50%. Seguono poi i neomaggiorenni (18-19 anni, con il 48.2%) e i 15-17enni (47,1%).

482