17-11-2012 ore 18:06 | Rubriche - Animali
di Elena Ziglioli e Paola Tassiero,

I parassiti interni del cane e del gatto. Molto comuni nei cuccioli possono raggiungere i 20 centimetri e causare ritardi di crescita

I parassiti interni sono vermi intestinali che vivono a spese della salute del loro ospite. Sono molto comuni nei cuccioli, che si infestano tramite la madre prima della nascita o durante l’allattamento, oppure attraverso l’ambiente.

Gli ascaridi
I parassiti più importanti sono gli Ascaridi, vermi biancastri che da adulti possono raggiungere i 20 centimetri di lunghezza. Causano ritardi di crescita, dimagramento, condizioni scadenti del mantello, sintomi intestinali quali diarrea, vomito (in alcuni casi contenente i vermi), tumefazione dell’addome, ostruzione intestinale. Le uova ingerite dall’uomo, soprattutto dai bambini, possono causare malattie conseguenti alla migrazione delle larve negli organi interni.

Anchilostomi e tricuridi
Gli Anchilostomi sono parassiti bianco-rossastri, di pochi cm e filiformi. Le uova vengono eliminate con le feci, mentre le larve possono penetrare nell’organismo oltre che per via orale anche attraverso la cute. A livello intestinale possono svolgere una azione ematofaga (si nutrono di sangue), determinando anemia. Gli animali sono debilitati, presentano vomito e diarrea nerastra e coliche. I Tricuridi sono parassiti del grosso intestino di cane. Si nutrono del sangue del loro ospite, determinando, nei casi gravi, anemia e diarrea emorragica.

Tenia a protozoi
La Tenia (Dipylidium caninum): verme piatto più comune sia nel cane che nel gatto, lungo fino a 80cm. I segmenti di verme che contengono le uova (proglottidi) vengono eliminati con le feci e sono simili a chicchi di riso. Possono causare irritazione e sfregamento della zona perianale, ritardi di crescita. La presenza di questi parassiti è associata alle pulci che fungono da ospite intermedio. I Protozoi comprendono Giardia (causa di disturbi digestivi, mancato assorbimento di cibo, diarrea) e coccidi (Isospora, responsabile di enterite acuta nei giovani e Toxoplasma Gondii).

L'esame microscopico
A parte i casi in cui le larve sono visibili a occhio nudo, l`unico metodo per avere una diagnosi sicura è l`esame microscopico di un campione di feci. Le uova non vengono espulse giornalmente, per cui, nei casi sospetti, è importante effettuare analisi ripetute o analizzare le feci di tre giorni differenti. Il trattamento prevede la somministrazione di vermifughi, disponibili in commercio in varie formulazioni, generalmente ben tollerati e senza effetti collaterali. Il programma di trattamento vermifugo dipende dal rischio di infezione e sarà indicato dal veterinario.
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