17-09-2015 ore 17:01 | Rubriche - Musica
di Angelo Tagliani

Rattle that lock. Dall'alba al tramonto, il nuovo album di David Gilmour ripercorre i tratti salienti dell'esistenza

Cinquantuno minuti, dieci tracce che diventano 14 nell'edizione deluxe, Rattle that lock, il nuovo album di David Gilmour, è ormai prossimo all'uscita. L'attesa, molto lunga, dal precedente e bellissimo Live in Gdańsk (2008) è stata accentuata dal quindicesimo album in studio dei Pink Floyd, The Endless River, pubblicato lo scorso 7 novembre 2014 dalla Parlophone. Alcuni brani sono stati anticipati durante gli strepitosi concerti dei giorni scorsi a Verona e Firenze. Il chitarrista di Cambridge è stato accompagnato sul palco dal chitarrista e produttore Phil Manzanera, da Guy Pratt al basso e dal tastierista Jon Carin, celebre per aver seguito Roger Waters nel tour mondiale di The Wall.

 

L'alba del giorno

Intriso di una vena malinconica, oltre al classico rock impreziosito dal suo splendido tocco e dagli assoli sognanti, è un disco effimero nel senso più autentico del termine: raccoglie cioè i pensieri di una persona nell'arco di una giornata. Il disco si apre con 5 a.m e sfrutta l'orchestrazione del musica polacco Zbigniew Preisner; ormai tutti conoscono Rattle that lock, uscito come singolo lo scorso 17 luglio e grazie al supporto del Liberty Choir – che a Londra insegna musica nelle carceri – incita a sciogliere i nodi e le catene che bloccano il completo sviluppo delle persone.

Musica e poesia

La giornata – e la poesia, all'orchestrazione collabora Phil Manzanera - entrano nel vivo con Faces of Stone, un tuffo negli anni Settanta ed il tempo trascorso con la madre dopo la diagnosi di una forma di demenza. La nostalgia prende il sopravvento in A boat lies waiting: la base è un'incisione domestica al pianoforte di Gilmour, che assicura di sentire in sottofondo la voce del figlio neonato. Il pezzo prosegue col piano suonato da Roger Eno ed un verso dell'indimenticabile Richard Wright, che sembra suggerire cosa ci sia dall'altra parte: “It’s like going into the sea, there’s nothing”. A dar corpo al canto David Crosby e Graham Nash.

 

Maternità e bellezza

Se Dancing Right in Front of Me ha il gusto naif di Paul McCartney ed una sognante chitarra blues, In any tongue rispolvera gli elementi caratteristici dei Pink Floyd dell'epoca di Division Bell e nonostante non possa dirsi un capolavoro, con la collaborazione del figlio Gabriel al pianoforte diviene un inno alla maternità, fulcro dell'esistenza che accomuna ogni luogo e viene pronunciata nell'identico modo in ogni lingua del pianeta. Secondo brano strumentale, Beauty è costruito su tastiere spaziali, una chitarra acustica dal suono inconfondibile ed un'armonica basso che rende il brano decisamente piacevole, con accenni e suoni da The Wall e Marooned.

 

Il prossimo futuro

Con l'arrivo della sera si passa allo swing. Atmosfera rarefatta, musica di classe, da Robert Wyatt al sax di Colin Stetson. Testo scritto dalla moglie di Gilmour, Polly Samson, The Girl in the Yellow Dress è ispirato ad un dipinto di Johnny Dewe Mathews e racconta quello che accade in un locale se d'improvviso entra una donna con un indosso un abito giallo. Altro singolo – rilasciato il 4 settembre 2015 – Today è un manifesto al pensiero ed uno stimolo al sogno, costruito sulla potenza di tre pianoforti elettrici - Gilmour, Jon Carin e Mike Rowe – ed incorniciato dai cori di Mica Paris e Louise Marshall. Grande ritmo, tra In the flesh ed i Talkin Heads. Il gran finale è affidato a And Then... che tra la batteria di Andy Newmark e le percussioni di Danny Cummings, alle quali si aggiungono le orchestrazioni di Preisner, lascia intuire che sentiremo presto risuonare gli assoli di David Gilmour in un nuovo disco.

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