16-01-2018 ore 19:50 | Rubriche - Medicina e salute
di Ramona Tagliani

Cremautismo, audizione in Regione. Chiesti equipe multidisciplinari e progetti individuali

“Mettere a sistema tutto il percorso che riguarda il progetto di vita delle persone con autismo e spettro dell’autismo”. In questo modo “si potrebbero evitare continui ricorsi a bandi che non danno reali garanzie di continuità, ripristinando quindi tutto il lavoro relativo al management, alla continuità assistenziale. Gli interventi sulla persona sia per quanto riguarda l’aspetto sanitario che sociale devono essere seguiti da un’equipe multidisciplinare, secondo un progetto individualizzato condiviso che accompagni l’evolversi della vita delle persone”. Il tutto nell’ottica della massima “flessibilità e stabilità del sistema”.

 

La terza commissione sanità

In rappresentanza delle famiglie di persone con autismo e spettro dell’autismo e delle associazioni Anffas, Diversabilità, Mai Stati sulla luna? in rete con Angsa Lombardia, il gruppo Cremautismo ha partecipato stamattina in Regione all’audizione presso la terza Commissione sanità, convocata dal presidente Fabio Rolfi su richiesta dei consiglieri regionali Agostino Alloni e Federico Lena. In estrema sintesi, partendo da esperienze personali, sono state avanzate proposte concrete: ad esempio che “i finanziamenti vengano erogati secondo progetti di vita individuali e non a pioggia ottimizzando e finalizzando le risorse”.

 

Gli interventi

Per Lena “è importante che le sperimentazioni fatte con esperienze positive abbiano seguito e non siano fine a se stesse ma sostenute con fondi adeguati”. Alloni ha chiesto fosse messo a verbale che “il progetto sarà ripreso anche nella prossima legislatura perché è veramente importante”. Il presidente Rolfi ha spiegato che “in Lombardia c’è un tavolo che avrebbe dovuto definire e mettere a sistema, a seguito delle sperimentazioni messe in campo, un modello di presa in carico ma che l’assessorato al Welfare non ha ancora realizzato. Si impegneranno tutti i presenti a portare avanti le istanze presentate consapevoli che a seguito di diagnosi precoci vanno date risposte altrettanto precoci”. Ad ottobre il prossimo incontro con la Regione.


Grande partecipazione

La rete di famiglie è stata accompagnata e supportata anche da Maria Luisa Vailati, referente Asst Crema, Mariapia Venturelli per Comunità sociale cremasca, Laura Bonomi per Anffass Crema e Adriano Della Noce, vicesindaco di Ripalta Cremasca e membro del comitato ristretto dei sindaci dell’area omogenea cremasca. Come genitori rappresentanti di tutta la rete Maria Rita Scandelli, Sara Pizzaballa e Tina Lodigiani. Tre gli interventi dei genitori: Simona Sacchi ha condiviso la propria esperienza personale, molto rappresentativa della complessità dei casi, Francesca De Lorenzi ha esposto l’idea di sistema dedicato all’autismo, a partire dal tema del Progetto di Vita, mentre a Giovanna Barra sono state affidate le conclusioni. A rafforzare gli interventi Loredana Guida e Beatrice Schacher.

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