07-08-2013 ore 18:10 | Rubriche - Storia delle religioni
di don Emilio Lingiardi

Siria, 850 ragazzi cristiani si sono dati appuntamento ad Aleppo per celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù. Tanti giovani in preghiera senza timore della guerra

E’ sempre viva l’eco della Giornata Mondiale della Gioventù vissuta con il Papa Francesco a Rio de Jainero, in Brasile, condivisa anche da tanti giovani nelle rispettive città come da noi a Caravaggio. Il nostro amico, padre Pergiorgio Gianazza, salesiano responsabile del pane di Betlemme, ci ha comunicato con tanto stupore come anche ad Aleppo, in Siria, nonostante la guerriglia in corso, 850 giovani hanno celebrato la stessa giornata con tanto impegno e fiducia. In calce all’articolo troverete un resoconto della giornata scritto da don Simon Zakariàn, salesiano di Aleppo.

I giovani raccolti in preghiera durante la guerra
Così ci scrive: “Nel giorno in cui Papa Francesco celebrava a Rio de Janeiro la messa conclusiva della GMG, anche i ragazzi cristiani della città martire di Aleppo si sono riuniti per vivere una giornata di preghiera e convivenza in comunione di spirito coi tre milioni di loro coetanei radunati sulla spiaggia di Copacabana e per aiutarsi a custodire insieme la speranza, pur nella sofferenza e nella fatica che segna la loro condizione quotidiana”.

L’appuntamento ad Aleppo
Domenica 28 luglio, ben 850 ragazzi cristiani appartenenti a tutte le comunità cristiane della metropoli siriana si sono dati appuntamento al Centro per la gioventù "George e Matilde Salem", animato dai padri salesiani nel quartiere di al-Sabeel, dove hanno condiviso un giorno di riflessione, preghiera, dibattiti e svaghi. Quattro vescovi cattolici hanno preso parte alla giornata, celebrando la messa e dividendosi i compiti nei vari momenti di riflessione e preghiera. La convivenza si è conclusa con la consacrazione dei giovani della Siria al cuore Immacolato Maria”.

”Tanti giovani senza paura”
Il vescovo armeno cattolico Boutros Marayati descrive con accenti pieni di commozione all'Agenzia Fides l'esperienza condivisa con i giovani di Aleppo: “Mi sono meravigliato nel vedere tanti giovani senza paura, in una città sfigurata dalla guerra. Tutti testimoniavano una pace interiore che certo è un dono del Signore. In tanti di loro la crisi prolungata e le sofferenze viste da vicino per tanto tempo hanno suscitato uno sguardo lucido e profondo su cosa può salvare e redimere la vita, in ogni condizione”.

Le parole del Papa
Si è rafforzata la percezione della tenerezza di Gesù per ognuno di loro, e molti cominciano a pensare di consacrarsi al Signore nella preghiera e nel servizio ai fratelli. Abbiamo fatto tesoro delle Parole che Papa Francesco aveva detto già nei primi giorni della GMG, con il suo richiamo a non lasciarsi rubare la speranza. Quelle parole hanno illuminato l'intera nostra giornata”.

Clima disteso
La descrizione del vescovo armeno cattolico si sofferma a lungo sul miracolo della pace interiore da lui percepita nei giovani cristiani di Aleppo: “Hanno provato a contattare con Skype i giovani presenti a Rio” - racconta a Fides mons. Marayati - "ma le linee internet non funzionavano. Il clima era disteso, i ragazzi non apparivano presi dall'angoscia di sentirsi sotto assedio o di dover temere il futuro in quanto cristiani. Nonostante l'alto numero di partecipanti al raduno, non c'era nessuna misura protettiva e nessuna forma di autodifesa organizzata. E grazie a Dio, tutto è andato bene”.
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