03-11-2016 ore 12:46 | Rubriche - Musica
di Frank Gallagher

Cure, il mondo del dark al Forum di Assago. In diecimila in visibilio per Robert Smith

Forum stracolmo per l’attesissimo concerto dei Cure, che ad Assago hanno dato vita uno spettacolo di oltre tre ore, con trentuno brani tratti dalla loro infinita carriera. Il primo Open e l’ultimo Why Can’t I Be You? Della formazione originale solo Robert Smith, oltre al bassista Simon Gallup. Completano un gruppo di altissimo livello Roger O’Donnell alle tastiere, Reeves Gabrels alla chitarra e Jason Cooper alla batteria. Il feeling con la platea, ricca di persone truccate, in perfetto stile goth, è intatto. Il palco è essenziale, sormontato da quattro schermi verticali, lontani anni luce dai chilometrici ledwall delle star internazionali che vanno per la maggiore. A Bologna i Cure hanno scelto una scaletta incentrata su Disintegration, forse l'album più amato, mentre a Roma una miscela votata alla seconda metà degli anni ‘80. Per il Forum di Milano addirittura sette i brani provenienti dall'album Wish - pubblicato il 21 aprile 1992 - ai quali si aggiunge il b-side This twilight garden. Il mondo dark non si lascia sedurre dalle lucine e punta dritto al sodo: alla qualità ed alla cura del suono, in questo caso decisamente sublime. Il rapporto del pubblico con i Cure è intimo, non si lascia trascinare in oceanici karaoke. Ciò che conta è l’integrità, è l’essenza del messaggio.


Forum di Assago, la scaletta

Open, High, A Night Like This, The Walk, Push, In Between Days, Pictures Of You, This Twilight, Garde, Lovesong, Primary, Charlotte Sometimes, Just Like Heaven, Trust, Want, The Hungry Ghost, From The Edge Of The Deep Green Sea, End, It Can Never Be The Same, Shake Dog Shake, Burn A Forest Lullaby Fascination Street Never Enough Wrong Number Hot Hot Hot!!! Friday I’m In Love, Doing The Unstuck, Boys Don’t Cry, Close To Me, Why Can’t I Be You?

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