02-01-2018 ore 10:31 | Rubriche - L’oasi
di Tiziano Guerini

L'oasi. L'industria 4.0 e la riconversione del lavoro in tempo libero: un mondo possibile?

L’oasi. Come suggerisce il nome potrebbe trattarsi di un luogo dove trovare ristoro, ma anche di un territorio isolato. L’obiettivo è offrire uno spunto di riflessione, non necessariamente polemico, su temi d’attualità. Chiunque può commentare sulla nostra pagina facebook o scrivere a [email protected]. Buona lettura.

 

Rivoluzione o evoluzione?

Cos'è la quarta rivoluzione industriale? Cosa è successo nelle tre precedenti? La prima ha origine nella seconda metà del Settecento con l'introduzione delle macchine nel processo produttivo – specie nel settore tessile - e l'invenzione della macchina a vapore. La seconda, negli ultimi decenni dell’Ottocento, con l'uso della elettricità e dei primi prodotti chimici. La terza inizia si sviluppa a fine Novecento con l'elettronica, le telecomunicazioni, l'informatica. Tre periodi lontani e differenti, accomunati da un tratto distitivo: la riconversione del lavoro. Dall'agricoltura all'industria, l'attività diviene più specializzata e automatizzata.

 

L'industria 4.0

Così è per la quarta rivoluzione, quella della robotica, in cui si assiste al perfezionamento delle macchine e allo sviluppo delle biotecnologie, con l'obiettivo di affiancare e "completare" l’uomo e il rischio di sostituirne il lavoro fisico o creativo. Nell’era 4.0 il lavoro non viene sostituito con altro lavoro, ma con la disoccupazione. Per la prima volta accade che con l'aumento della produzione si verifica la diminuzione dei posti di lavoro: riconversione da lavoro a tempo libero, in tutte le sue forme. Una grande spinta nel passaggio ideale, da sempre sognato, dell'uomo da produttore a consumatore. L'aumento del tempo libero aumenterà gli spazi di vita per il volontariato, per la cultura, per l'arte in tutte le sue manifestazioni. L'uomo potrà preoccuparsi veramente della propria felicità. Siamo sicuri che sarà una vita migliore?

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