31-12-2017 ore 17:23 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Il voto e la presidenza del Consiglio. Giossi: “speriamo di perdere un assessore”

“I primi sei mesi di lavoro mi sono serviti per prendere confidenza con il nuovo ruolo e ai molti volti nuovi in consiglio comunale per capire i meccanismi della politica locale, la sua burocrazie, le sue regole”. In sostanza, per il presidente del consiglio comunale Gianluca Giossi “sono stati mesi proficui. Abbiamo trattato parecchi argomenti, abbiamo approvato prima della fine dell'anno il bilancio di previsione 2018; non era cosa scontata”.

 

Capigruppo, discussioni e burocrazia

“Margini di miglioramento? Ci sono e ci saranno sempre. Le riunioni dei capigruppo devono essere il momento per concordare in maniera puntuale gli ordini del giorno dei consigli e per esternare dubbi e richieste, al fine di evitare discussioni e lungaggini burocratiche durante le sedute”. Le tematiche portate in discussione in consiglio comunale sono giudicate “adeguate. Non rilevo interventi ripetitivi da parte dei consiglieri dei singoli gruppi. Ognuno apporta novità nella discussione. Questo ha permesso di vivere sedute meno complesse e lunghe del recente passato”.


Lo specchio della città

Per Giossi “il Consiglio rappresenta lo specchio della città, anche se spesso qualcuno ricorda che l'amministrazione Bonaldi è stata votata dal 30% dei cremaschi. Senza voler sminuire il fenomeno dell'astensionismo dal voto, che reputo un male per la democrazia, credo che chi ha votato, lo ha fatto sulla base dei programmi elettorali dei candidati sindaci ed il risultato ha premiato Stefania e le liste che l'hanno sostenuta. Le minoranze poi, possono competere apportando novità rispetto alle Linee programmatiche dell'amministrazione. Chi siede in Aula degli ostaggi cremaschi rappresenta tutte le realtà della nostra città. Ci sono i partiti tradizionali ma anche un buon numero di rappresentanti del civismo che possono garantire tutte le sensibilità cittadine e vorrei aggiungere del nostro territorio”.


Il voto di marzo

Chiuso il 2017, il 2018 sarà “un anno politicamente importante: si voterà per le politiche e per la regione. Non so se il consiglio comunale perderà qualche consigliere, non avendo ad oggi evidenze di candidature alle due partite. Da cremasco mi auguro di perdere un assessore in giunta, vista la candidatura di Matteo Piloni per la regione. Me lo auguro perché Matteo è una persona concreta, pragmatica, attenta ai problemi della città e del nostro territorio e che può dare continuità all'ottimo lavoro fatto da Agostino Alloni. La speranza è certamente quella di poter vedere eletti sia in Regione che in Parlamento persone cremasche, impegnate anche per le istanze del nostro territorio, così come hanno ben fatto negli anni passati Cinzia Fontana e Agostino Alloni.

 

Incontri tematici

L’obiettivo del nuovo anno “è senza dubbio quello di rappresentare sempre meglio la totalità del consiglio comunale. Sia nelle sedute consiliari che nelle riunioni dei capigruppo. Mi piacerebbe anche organizzare momenti di incontro su tematiche particolari, su cui sto ragionando e che vorrei condividere con il sindaco, prima di proporlo ai capigruppo”.

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