31-12-2016 ore 12:26 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Maltrattamento animali, tra disumanità e cultura. Associazione Randagi si diventa: “il problema è educare i padroni”

“Scoperti ancora casi di maltrattamento sugli animali. Disumano? L’ultima, in ordine di data, è l’ennesima scoperta di maltrattamenti agli animali. Due cani denutriti e rinchiusi un angusto abbaino a Crema. La cronaca di questo 2016 racconta di numerosi casi simili nella nostra provincia. La risposta però non può sempre e solo essere quella del canile, unico approdo per questi poveri animali causato da un comportamento umano immaturo ma diffuso, che va compreso e affrontato diversamente”.

 

La liberazione” del canile

Secondo l’onlus Randagi si diventa “il canile come liberazione da una schiavitù clandestina per entrare in quella solare non è la sola risposta a questi comportamenti disumani. Certo l’emergenza porta a questo, anche per prassi. Fuori dall’emergenza il problema comportamentale ed educativo di chi detiene animali resta, e altri casi si aggiungeranno a questo. La cronaca potrà solo registrare altre scoperte simili, ma le istituzioni preposte a partire da quelle locali invece dovranno interrogarsi se hanno fatto proprio tutto perché ciò non si ripeta”.

 

La solitudine del volontariato

“Le mancanze sul piano educativo, a chi spettano? Quelle normative? Quelle da diffondere in modo capillare come il microchip e la sterilizzazione? Anche. La nostra esperienza ci porta a dire che nulla di tutto questo sul territorio è stato fatto con l’obiettivo di ridurre casistiche comportamentali di chi è detentore di animali attraverso la diffusione di una pubblica e capillare educazione in tal senso. Ancora una volta ma con le limitazioni del caso solo l’azione in solitudine del volontariato cerca di limitare lacune evidenti, con il risultato che i canili pubblici saranno sempre insufficienti e con la prospettiva di una gestione per interesse e non per cultura”.

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