31-08-2016 ore 10:17 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Consiglio comunale. I partiti e il problema del ricambio della classe politica. Verdelli: “le liste civiche hanno colmato un vuoto”

Primo tra i consiglieri subentrati – prese il posto di Agostino Alloni a 10 mesi dall’insediamento del Consiglio – Dante Verdelli rappresenta la lista civica Lavoro @ Impresa. Avvocato di professione, dal settembre 2014 è esponente del gruppo Patto civico, la coalizione di maggioranza nata dalla fusione, in sala degli Ostaggi, delle liste Lavoro @ Impresa e Buongiorno Crema.

 

Consigliere, com’è cambiato il Consiglio negli ultimi anni?

“Credo che per la maggioranza si possa parlare di crescita, di un’evoluzione anche dal punto di vista del dibattito. Al contrario, le minoranze probabilmente scontano la mancanza di ricambio generazionale – presentano consiglieri di lungo corso ancora vincolati a vecchie polemiche – e ciò rende più difficile la mediazione”.

 

Al suo insediamento nutriva aspettative?

“L’unica regola che mi ero dato era quella di mantenere un certo modo di comportarmi, così come faccio anche nel privato. Talvolta, però, i consiglieri con maggiore esperienza politica tendono ad evidenziare gli aspetti polemici delle discussioni; un fatto, questo, che disincentiva la vicinanza dei cittadini. Bisognerebbe invece sforzarsi di fare interventi mirati, evitando lungaggini”.

 

Partiti e liste civiche. Due nomi, stesso ruolo?

“In tutta Italia abbiamo assistito al problema del ricambio generazionale della classe politica. La crisi dei partiti è stata in parte colmata dal M5S e in parte da altre persone che ritengono il civismo un’espressione più costruttiva della cedevolezza dei partiti. I civici non sono da considerare semplici percettori di voti; si devono dare una struttura più consolidata e agire in sinergia con i partiti per dar senso e onorare le alleanze. Proprio come stiamo cercando di fare con il Patto civico”.

 

Dunque il dialogo è sempre possibile?

“A livello di minoranza, quando sono state avanzate proposte o sollevati dubbi abbiamo sempre approfondito; dal canto loro non abbiamo mai visto un atteggiamento propositivo, se non forse con alcuni esponenti delle liste civiche. Con la maggioranza i rapporti andrebbero collaudati e intensificati, magari aumentando il collegamento con la giunta. Poi sta a noi consiglieri darci da fare in questo senso”.

 

Ci sono temi che non sono stati approfonditi a sufficienza?

“Le tematiche affrontate hanno spesso avuto una complessità notevole. Detto ciò, molto è stato fatto sul versante della razionalizzazione delle partecipate, sui servizi sociali e rispetto ai diritti civili. Sicuramente dovremmo lavorare per sviluppare maggiormente proposte inerenti l’ambito del lavoro”.

 

A 4 anni dall’insediamento di cosa avrebbe bisogno il Consiglio?

“Necessita uno svolgimento dei lavori più sereno e di un dibattito più costruttivo. Di certo la frammentarietà dei gruppi non aiuta, così come non sono d’aiuto i personalismi rintracciabili all’interno della minoranza. L’essere riusciti a smaltire i tempi del Consiglio dimostra come l’istituzione stessa debba essere più produttiva, mentre la ripetizione degli stessi concetti sortisce l’effetto opposto”.

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