31-07-2014 ore 09:32 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema, iniziativa di SeL e Cgil. Alla Camera del Lavoro presentati i quesiti referendari per “combattere le politiche di austerità”

Combattere le politiche di austerità, questo l'obiettivo dell'iniziativa organizzata alla Camera del Lavoro di Crema da Sinistra Ecologia Libertà, che si concretizzerà nella campagna di raccolta firme per 4 referendum. Il coordinatore provinciale di SeL Gabriele Piazzoni, ha introdotto il deputato Giovanni Paglia, capogruppo di SeL in commissione Finanze alla Camera dei Deputati e Mimmo Palmieri, segretario provinciale della Cgil di Cremona, visto che il sindacato è tra i promotori della campagna referendaria. Presente in sala anche il deputato Franco Bordo.
 

I quesiti referendari
“I referendum – spiegano i proponenti - puntano a rimuovere l'assurdo obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione, approvato in tempi record e senza un'autentica discussione parlamentare nel 2012. Finalità dei promotori è abolire le regole, non previste dalla Carta repubblicana né dai trattati europei firmati dall'Italia, che applicano in modo rigido e miope il principio del pareggio fra entrate e uscite”.

 

Finanza integralista

Secondo gli esponenti di SeL, “si tratta di una lettura ortodossa e integralista dell'austerità finanziaria adottata dalle istituzioni comunitarie che produce strategie vessatorie e restrittive per l'economia, il lavoro, lo sviluppo del nostro Paese. Con questi quesiti referendari sarà possibile dare una spallata a quell'ottusa austerità fatta da maggiori tasse e da tagli alla spesa che, in questa fase di recessione, peggiora il quadro della finanza pubblica, genera ulteriore disoccupazione, disgrega il tessuto sociale, frantuma le istituzioni pubbliche nazionali”.

Il debito pubblico

“Quando una persona perde il lavoro – ha sottolineato Giovanni Paglia - è inutile e controproducente chiedergli di diminuire i debiti, si peggiora solamente la situazione, l'unica cosa che si può chiedergli è di non aumentarli e di destinare i suoi sforzi a trovare un modo per uscire dalla situazione di difficoltà e quando si sarà ripreso gli si chiederà di diminuirli. Allo stesso modo deve essere per lo Stato, chiedere all'Italia di diminuire il proprio debito pubblico in questo momento di estrema difficoltà economica porta solo ad una spirale che comporta un peggioramento della crisi economica. Questo è lo spirito dei referendum”.
 

Il blocco degli stipendi
Per il sindacalista Mimmo Palmieri “il blocco degli stipendi e delle pensioni, l'aumento della pressione fiscale, i tagli al welfare sono misure che hanno raggranellato decine di miliardi negli ultimi anni; miliardi che non si sa che fine abbiano fatto, perché sono stati tutti assorbiti dal tentativo di ridurre il debito pubblico in piena crisi occupazionale e dei consumi. In questo modo è aumentato il disagio economico e alla fine meno tasse incassate dallo Stato, con conseguente peggioramento dello stato dei conti pubblici. Occorre uscire da questa spirale autodistruttiva e i referendum sono uno strumento per farlo, per questo la Cgil ha dato il suo pieno e convinto appoggio all'iniziativa referendaria”.
 

La raccolta firme a Crema
Prossimi appuntamenti per la raccolta firme a Crema: sabato 2 agosto dalle 9 alle 12 al mercato coperto di via Verdi. Domenica 3 agosto dalle 9.30 alle 12.30 in piazza Duomo.

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