31-01-2017 ore 20:49 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Qualità dell’aria, prorogate le misure straordinarie: “non restano molti strumenti”

Non migliorano le condizioni dell’aria cremasca. Le misure straordinarie adottate dal Comune contro l’inquinamento rimangono in vigore. Nonostante i divieti ed i blocchi il livello di particolato sospeso non accenna a diminuire: secondo di dati Arpa, gli ultimi 7 giorni sono stati una lenta escalation all’inquinamento. Il picco massimo è stato raggiunto lunedì 30 gennaio, quando i Pm10 hanno raggiunto la quota di 160 microgrammi per metro cubo d’aria, oltre il triplo rispetto al valore limite (nei grafici interattivi, i dati del mese e il confronto con il 2016).

 

L’interrogazione di SeL

L’applicazione dell’ordinanza anti-inquinamento potrebbe non bastare. Lo evidenzia il consigliere di SeL Emanuele Coti Zelati, che nell’interrogazione protocollata il 30 gennaio (in allegato) segnala come ai chiarimenti in materia di deroghe la polizia municipale non abbia saputo rispondere. Due i quesiti rivolti al sindaco Stefania Bonaldi e all’assessore all’Ambiente Matteo Piloni: il numero delle contravvenzioni elevate dal 27 gennaio – l’entrata in vigore dell’ordinanza – al 30 gennaio, e gli interventi che l’amministrazione intende mettere in atto per arginare il problema.

 

 

 

Il dossier di Legambiente

Del resto non si tratta di un problema nuovo né circoscritto all’ambito cremasco. Nel dossier Mal’aria 2017, Legambiente Lombardia segnala come ad inizio 2017 sia “Cremona a segnare il record negativo addirittura a livello nazionale, con 25 giornate di sforamento, vale a dire oltre il 70% di quelle consentite per tutto il 2017”. Meglio, ma non eccessivamente, le province di Milano, Pavia e Monza, con 18 giorni oltre i limiti. “Alla Regione – affermano i referenti – si chiede di agire in maniera netta nella lotta alle emissioni, vietando la circolazione a tutti i veicoli diesel e, in un primo periodo di transizione, rifinanziando il bando per i filtri antiparticolato per i veicoli commerciali”.

 

Agire a livello regionale

Tornando a Crema, “oltre alle iniziative per incentivare l’uso della bicicletta o all’ordinanza emessa venerdì scorso non restano molti altri strumenti a disposizione”, commenta l’assessore Piloni. “L’invito, rivolto in particolare ai bambini, agli anziani e a tutti coloro che hanno problemi di salute, è quello di rimanere il più possibile in ambienti chiusi, evitando di stare all’aria aperta. Il problema è serio, urgente e non può essere lasciato alle singole amministrazioni. Il protocollo tra Anci e Regione è stato un passo avanti rispetto al passato, ma non è sufficiente: è necessario agire con provvedimenti regionali – conclude l’assessore – con azioni forti rivolte soprattutto alla buona organizzazione del trasporto pubblico locale”.

 

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