31-01-2015 ore 20:16 | Politica - Roma
di Stefano Zaninelli

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Bene per Pd e SeL, insoddisfatti Lega Nord e Movimento 5 Stelle

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica italiana. Giudice costituzionale, siciliano, classe ’41, è stato eletto al quarto scrutinio con 665 voti. La sua elezione – nonostante l’ampio ventaglio di preferenze – non riesce, tuttavia, a mettere tutti d’accordo: mentre Pd e SeL si dicono ampiamente soddisfatti, Lega Nord e Movimento 5 Stelle nutrono qualche riserva. Ecco cosa ne pensano i parlamentari del territorio.

 

Una buona scelta

“Anche se con numeri non determinai – afferma Franco Bordo, deputato di SeL – siamo stati una parte importante nell’elezione di Mattarella. Da subito abbiamo detto che, se non fosse stato Prodi, Mattarella rispondeva ai nostri requisiti di autorevolezza; è una brava persona ed un esperto garante della Costituzione. È stata una buona scelta per il bene del Paese, utile per ridare centralità all’attività parlamentare”.

 

Riscatto alla rielezione del 2013

Grande soddisfazione anche per Luciano Pizzetti, sottosegretario alle riforme del Governo Renzi: “abbiamo eletto in modo compatto il nuovo Presidente della Repubblica. Venerdì abbiamo mancato il quorum per una manciatina di voti. L’operazione in sé è stata resa possibile dalla qualità della figura, una tra le più limpide della storia della Repubblica. Con questa elezione abbiamo voltato pagina e riscattato la vergogna della rielezione del 2013”.

 

Grande profilo istituzionale

“Sono molto contenta e soddisfatta – dichiara Cinzia Fontana, deputata Pd – per diversi motivi. Anzitutto siamo riusciti ad eleggere un presidente alla quarta votazione con quasi i due terzi dei voti. Alla proposta tutto il gruppo Pd ha risposto con grande compattezza, nonostante uscissimo da una situazione difficile. È anche un modo per sanare la ferita che s’era aperta con gli elettori. Poi, si tratta di una figura di grande profilo istituzionale, costituzionale e democratico: saprà svolgere al meglio e con equilibrio il suo ruolo”.

 

Figura statalista

Il nuovo presidente della Repubblica non convince, invece, Silvana Comaroli. “Renzi – sostiene la senatrice leghista – ha indicato Mattarella perché è una persona grigia, che quindi non offusca l’onnipotenza del Premier. L’unica cosa che personalmente mi dispiace è che Mattarella è il giudice della Corte Costituzionale addetto ai conflitti tra Stato e Regioni, dove guarda caso ha quasi sempre vinto il primo. È una persona centralista e statalista, che va contro la nostra voglia di autonomia e di applicazione del Titolo quinto della Costituzione”.

 

Alla prova dei fatti

Sergio Mattarella non convince nemmeno Danilo Toninelli, deputato 5 Stelle: “non è il nome peggiore né quello che avrei voluto. Grazie alle scelte del Movimento 5 Stelle, specie quella su Prodi, Renzi è stato costretto ad accantonare nomi impresentabili come Amato, Veltroni e Grasso. Io Mattarella non l’ho votato; è una persona che è uscita pulita da Tangentopoli, è vero, ma il giudizio lo esprimeremo sull’operato: lo aspettiamo alla prova dei fatti”.

114