30-11-2015 ore 20:44 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Privatizzazione ferrovie, Franco Bordo: “Del Rio riferisca in Parlamento”

“Le recenti affermazioni di Delrio sulla privatizzazione di FS non tengono minimamente conto dei rischi derivanti dall'ulteriore e affrettata liberalizzazione e frammentazione delle ferrovie in Italia soprattutto sotto il profilo della necessità di garantire a milioni di passeggeri che quotidianamente usufruiscono del servizio ferroviario il mantenimento di prezzi sostenibili e la certezza di non vedersi tagliate dall'oggi al domani le tratte considerate non redditizie dal punto di vista economico, ma che sono fondamentali per garantire i collegamenti ed evitare il rischio di esclusione delle zone periferiche del paese dal sistema di trasporto pubblico su ferro”.

 

Tutele per i lavoratori

Secondo il deputato Franco Bordo, non va dimenticata “la necessaria salvaguardia del mantenimento dei diritti e delle tutele per le lavoratrici ed i lavoratori che rappresenta il prerequisito per la sicurezza e il buon funzionamento del sistema ferroviario. Con l'estensione della concorrenza nel trasporto ferroviario passeggeri nazionale e il frazionamento delle rimanenti società integrate, il processo di privatizzazione e la pressione finalizzata al taglio dei costi, l’attuale situazione di crisi economica in cui versa l’Italia potrebbe ulteriormente aggravarsi con tutte quelle conseguenze che possiamo immaginare”.

 

Periferie

“Le privatizzazioni come l’eccesso di concorrenza e libero accesso al trasporto passeggeri – aggiunge Bordo - potrebbe comportare la selezione delle linee più redditizie, lasciandole nelle mani dei soliti noti che si limiteranno alla concorrenza su quelle tratte per spartirsene i profitti. Gli utenti potrebbero avere dei vantaggi solo sulle linee più frequentate e redditizie, mentre potrebbero essere costretti a pagare di più per utilizzare gli stessi servizi nei territori periferici e meno serviti. Dovrebbero peraltro essere definite delle norme di tutela e protezione sociale che dovrebbero obbligare il nuovo operatore ad assumere il personale interessato al cambio di gestore”.

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