30-11-2015 ore 17:06 | Politica - Casaletto Ceredano
di Angelo Tagliani

Area Omogenea Cremasca. Casorati: “costruiamo insieme un modello da proporre e da imitare”

È convinzione generale che siamo alla vigilia di un cambiamento, senza evocare il termine epocale, molto importante per quanto riguarda le Autonomie Locali: abolizione delle Province, costituzione dei nuovi soggetti di “Area Vasta” da parte delle Regioni, aggregazioni di Funzioni, Unioni o Fusioni dei Comuni”.

 

Insieme di Comuni

Secondo Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano, “si tratta di un progetto in itinere, tutto da costruire e da definire nel quale un ruolo fondamentale può e deve essere svolto dalle aree omogenee. L’ Area Omogenea, è data dall’insieme di Comuni uniti, oltre che dalla contiguità geografica, da un sistema socio-economico, sociale, culturale, geologico ed ambientale-naturalistico Omogeneo”.

 

Il territorio cremasco

“Il Cremasco è tutto questo e ha, in passato, svolto un ruolo importante ed autonomo nell’ambito provinciale promuovendo modelli organizzativi di aggregazione che hanno dato risultati importanti ed innovativi quali il Consorzio Intercomunale Cremasco, riconversione nel campo sociosanitario riconosciutoci, come antesignani, dalla stessa Regione Lombardia nell’ambito della recentissima legge di Riforma Sanitaria dove ci ha riconosciuto come ASST”.

 

Protagonisti ed innovatori

“Oggi, siamo chiamati ad essere ancora protagonisti ed innovatori sul campo con il nostro impegno unitario e la nostra inventiva per conquistare uno spazio che nessuno intende regalarci. Abbiamo una posizione geografica invidiabile ma abbiamo pagato e stiamo ancora pagando la mancanza di infrastrutture viarie e ferroviarie. Dobbiamo creare un modello organizzativo e di sviluppo che veda lo sforzo congiunto di tutti gli attori del territorio: i Comuni che devono darsi una organizzazione efficiente e sostenibile. Le aggregazioni tra piccoli comuni non reggono, non diminuiscono i costi e danno ai cittadini servizi meno efficienti”.

 

Energia ed innovazione

“Bisogna ridisegnare bacini che permettano di fare economie e dare servizi efficienti. Mettersi insieme per intercettare importanti finanziamenti Europei soprattutto per quanto riguarda l’energia e l’ innovazione. Un esempio pratico il piano Europeo di Finanziamenti per l’Energia e l’Innovazione che interesserà il periodo 2015-2020 potrebbe vedere mpegnate le amministrazioni comunali cremasche a far sì che tutto il Cremasco diventi Smart Cities dalla città Crema al più piccolo paese, impegnando la Regione a dotare tutto il territorio della Banda ultra larga. Il mondo imprendiotoriale, dove sono presenti delle eccellenze, sappia fare rete, dialogando e costruendo insieme alla politica un progetto credibile e conseguentemente attrattivo di investimenti che faccia di questo territorio un modello di sviluppo che sappia coniugare innovazione e tradizione”.

 

Settore agricolo

“Il settore agricolo che sta attraversando una grave crisi ma che deve essere in questo frangente difeso affinchè non si perda l’importante patrimonio acquisito con tanto lavoro e impegno. Il sistema bancario motore fondamentale e indispensabile affinchè sostenga questo progetto che insieme si deve costruire con la massima serietà ed impegno. Il terzo settore già ricco di iniziative e di progetti, che partecipa e fa da collante ad una società nella quale lavorano tante anime con interessi e visioni diverse ma tutte insieme impegnate a costruire questo territorio come modello da proporre e da imitare”.

 

Nei Consigli comunali

“Per questo chiedo ai miei colleghi sindaci di portare all’ordine del giorno dei Consigli comunali il documento che approva il percorso finalizzato alla costituzione dell'Area omogenea del Cremasco. È questo il primo passo, che deve necessariamente fare la politica, per la Costituzione dell’ Area Omogenea del Cremasco che trova la sua ufficialità nell’ approvazione consiliare che va al di là di ogni appartenenza politica ma appartiene solamente al nostro territorio”.

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